venerdì 14 gennaio 2022 – ore 19 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
ore 19
THE HACK-HACK HIJACK PACK
MANUALE DI LIUTERIA IMMAGINARIA (30’)
prima assoluta
Piero Bittolo Bon sax alto, microfoni; Flavio Zanuttini tromba, gong;
Andrea Grillini batteria, sensori
musiche di THE HACK-HACK HIJACK PACK
ore 19.30
Giulia Barba 4tet
SONORO (30’)
prima assoluta
Marta Raviglia voce; Daniele D’Alessandro clarinetto;
Andrea Rellini violoncello; Giulia Barba clarinetto basso
musiche di Giulia Barba
presentazione del disco edito da ENCORE (Perugia), gennaio 2022
ore 20.15
Black bolt in a box (30’)
prima assoluta
Stefano Costanzo batteria, percussioni, oggetti; Andrea Grillini batteria, percussioni, oggetti; Alfonso Santimone live electronics; Pasquale Mirra vibrafono, oggetti; Fabrizio Puglisi pianoforte, Synth Arp Odissey
musiche di Black bolt in a box
a cura di Fabrizio Puglisi
nell’ambito di RISVEGLIO: IL SUONO DELLA CITTÀ
una produzione di AngelicA | Centro di Ricerca Musicale
Biglietti
7€ intero – ridotto 5€^ e 2€^^
^ ridotto per studenti dell’Università di Bologna e possessori Carta Giovani Nazionale
^^ ridotto per studenti del Conservatorio “G. B. Martini” Bologna
ai possessori della Card Cultura
verrà applicato uno sconto di 1€ sul biglietto intero
La biglietteria apre 30 minuti prima dell’inizio del concerto
Prevendite
www.boxerticket.it
L’accesso in teatro è consentito nel rispetto delle limitazioni previste dalla normativa vigente.
RISVEGLIO: IL SUONO DELLA CITTÀ – giorno 2
Risveglio: il suono della città è una proposta nata da una comunità trasversale ed intergenerazionale di musicisti attivi a Bologna dagli anni ’90 ad oggi.
Questa musicians’ community è un ampio gruppo di personalità che ha una sua storia, un suo approccio al “suono”.
“Risveglio: il suono della città” propone concerti ma anche attività laboratoriali che si propongono di mettere il Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo al cuore della città come un organo pulsante, luogo di scambio e di fruizione, certo, ma anche di creazione e produzione. Quasi tutti i set proposti sono stati pensati per questo specifico “Risveglio”.
Una sequenza di eventi, articolati in tre giorni consecutivi da giovedi 13 a sabato 15 gennaio 2022, presenterà oggetti sonori di vario tipo che provengono dal continuum che la città produce incessantemente.
Proposte che nella loro diversità rappresentano un pullulare silenzioso di realtà attive negli angoli più disparati della rete urbana che convergono naturalmente al Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo.
Al risveglio, specie dopo un lungo sonno, talvolta si prova stupore per il suono.
(Fabrizio Puglisi)
THE HACK-HACK HIJACK PACK – MANUALE DI LIUTERIA IMMAGINARIA
Un raffinato consesso di sabotatori dei propri strumenti, alla ricerca delle dieci piccole differenze fra un fonone e un fotone.
In The Hack-Hack Hijack Pack si incontrano talenti della scena italiana jazz e improvvisativa quali Piero Bittolo Bon, polistrumentista leader del sestetto Jümp The Shark (con Caliri, Mirra, Gallo ecc), del quintetto Bread & Fox (con Santimone e Grillini tra gli altri) e membro della Tower Jazz Composers Orchestra; Andrea Grillini, attivo con i Tell No Lies di Marraffa e Guazzaloca e nella Tower Jazz Composers Orchestra, e leader dei propri progetti Bad Uok e Yoruba (con Bittolo Bon, Santimone e Dallaporta); Flavio Zanuttini, tra i migliori trombettisti d’Italia per Musica Jazz, membro degli Arbe Garbe e fondatore dei Super Jazz Sandwich e del trio Opacipapa con Bittolo Bon; e l’artista multimediale e scienziato Alberto Novello (a.k.a. JesterN), noto per le sue performance sinestetiche di Laser Drawings (nelle quali pilota tramite il suo sintetizzatore modulare proiezioni laser), e già collaboratore di Zanuttini negli Arbe Garbe e in un progetto in duo dedicato a Messiaen.
Giulia Barba 4tet SONORO
Dopo The Angry St. Bernard, Sonoro è il secondo progetto discografico della sassofonista e compositrice bolognese Giulia Barba in qualità di leader che viene presentato in occasione del “Risveglio: il suono della città”.
Il lungo intervallo temporale trascorso fra i due progetti è dovuto alla modalità accurata con cui si sono scelti i musicisti. I criteri preponderanti sono stati, oltre alla professionalità e alla portata artistica, anche le qualità umane, fondamentali per rendere il processo creativo (dalla scrittura alla realizzazione in studio) un’esperienza di vera collaborazione e partecipazione.
La scrittura per quartetto di Giulia Barba ha come obiettivo l’indagine della pasta timbrica che gli strumenti offrono in ogni possibile combinazione, a discapito del virtuosismo improvvisativo tanto caro al mondo jazzistico. Dal punto di vista della struttura, infatti, le parti solistiche rientrano sempre in una logica di improvvisazione collettiva, anche se formalmente definita. Per quanto riguarda l’uso della voce, l’estrema versatilità di Marta Raviglia le permette di assumere ruoli diversi a seconda delle circostanze, diventando ora veicolo del testo, ora del suono puro. Allo stesso modo, l’ampiezza di registro e la varietà di tecniche espressive offerte dai clarinetti e dal violoncello permettono di esplorare impasti timbrici non ortodossi, che rappresentano la vera sfida di questo ensemble.
BLACK BOLT IN A BOX
Strutture ritmiche che intrecciano momenti di puro noise, musica elettronica e improvvisazione radicale.
Dodecafonia che brama visioni post atomiche catapultando l’ascoltatore in una colata di lava originata dalla fusione di un sound elettroacustico.
Black Bolt in a Box è un quintetto nel quale si incontrano Fabrizio Puglisi, pianista, membro storico del collettivo bolognese Bassesfere, ma anche attivo per lunghi periodi ad Amsterdam, e cotitolare o leader di progetti come Atman, Deus Ex Machina, Fawda Trio, Fabrizio Puglisi Guantamo (con Mirra), Astral Travel (con Bittolo Bon) e di un duo con John Di Leo tra gli altri; Pasquale Mirra, vibrafonista che opera in solo, in duo (con Davide Merlino, Gabriele Mitelli, Domenico Caliri e Gianluca Petrella) e con ensemble come Cristiano Calcagnile Multikulti, Andrea Massaria Octet, gli Mrafi di Edoardo Marraffa, i Jump the Shark di Bittolo Bon ecc; Alfonso Santimone, tastierista alla guida di progetti come Unscientific Italians play the Music of Bill Frisell e Alfonso Santimone Laser Pigs, e che ha suonato con Giovanni Maier Technicolor (con Marc Ribot), Zeno de Rossi Shtik, Robert Wyatt (Comicopera), Gianluca Petrella Cosmic Band, Tower Jazz Composers Orchestra; il batterista Andrea Grillini, (Luther Blissett, Korla Trio, Indù, Bad Uok, Yoruba, Ground 71, Big Monitors tra le formazioni con cui ha suonato); e il casertano Stefano Costanzo, a lungo batterista dei gitani-napoletani Slivovitz e poi fondatore dei Tricatiempo, un gruppo che affianca alla ricerca musicale, la collaborazione con Davide Di Franco per la creazione di spettacoli audiovisivi.
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