martedì 17 dicembre 2019 – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
Deborah Walker | Silvia Tarozzi | Philip Corner
EXTREEMIZMS early & late
Deborah Walker violoncello
Silvia Tarozzi violino
Philip Corner pianoforte
musiche di Philip Corner
presentazione del disco, registrato ad AngelicA | Centro di Ricerca Musicale a dicembre 2016,
edito da Unseen Worlds (New York) a ottobre 2018
a cura di Silvia Tarozzi, Deborah Walker
Biglietti
7€ – ridotto 5€, 2€
ridotto 5€ per studenti dell’Università di Bologna
ridotto 2€ per studenti del Conservatorio G. B. Martini Bologna
Extreemizms
Extremes are extreme, extremely.
Per Philip Corner, l’impegno di tutta una vita nei confronti degli estremi – espressione estrema, estrema bellezza, estremo rumore, estremo silenzio – ha sviluppato una padronanza dell’espressione: ogni estremo può tradursi in tutti gli altri. In “EXTREEMIZMS, early & late” le prime opere di Corner del 1958 sono abbinate a opere più recenti del 2015-2016. Le opere del ’58 furono composte mentre Corner insegnava al City College ma stava finendo ancora i suoi studi alla Columbia University con Henry Cowell e Otto Luening. Gli estremi essendo estremi, erano troppo estremi per la Columbia. Eppure Corner, completati i suoi studi universitari, ha continuato a spingersi oltre, creando opere a metà strada tra le micro-accordature raffinate di James Tenney e le estatiche esibizioni di Malcolm Goldstein, i suoi compagni di banda dei Tone Roads. Ora, con il mondo (un po’) più pronto a riceverlo, possiamo apprezzare gli EXTREEMIZMS di Philip Corner, early & late, insieme.
Tommy McCutchon (Unseen Worlds records)
Suonare la musica di Philip è rispondere ad una costante domanda di andare oltre i limiti classici dell’interpretazione, del suono, dell’investimento personale e talvolta anche fisico. C’è nella sua musica una spinta molto forte verso il superamento del limite, verso lo spingersi alle estreme conseguenze di un’idea. Nel lavorare insieme a lui abbiamo sperimentato uno strano e gioioso mix di grande libertà, voglia di giocare con i parametri e i “concetti” della musica ed estrema serietà nell’assumere le regole del gioco, nel metterle in opera. La musica di Philip è piena di idee, creativa, senza preconcetti e curiosa, ironica. E’ anche essenziale nelle forme in cui si propone, ma non minimalista!
Silvia Tarozzi e Deborah Walker
Entrambe originarie dell’Emilia-Romagna, Silvia Tarozzi (violino) e Deborah Walker (violoncello) hanno esplorato insieme per più di 15 anni le forme musicali più diverse, tra composizione, improvvisazione, spartiti grafici e verbali.
Si sono esibite in festival e sale da concerto internazionali come il RedCat (LA), il Center for New Music (San Francisco), la Fondation Cartier (Parigi), la Biennale Musica Venezia (IT), il Café Oto (Londra), l’Huddersfield Contemporary Music Festival (Regno Unito), AngelicA Festival (Bologna, IT), Festival Musique Action (Nancy, FR), BBC Tectonics Festival (Glasgow). Sono entrambe membri dell’ensemble francese Dedalus.
La loro musica, come le loro collaborazioni con compositori, si concentrano (anche, ma non solo) su nuove tecniche strumentali, sperimentando nuove possibilità di accordature, gesti espressivi e sonorità.
Hanno presentato in anteprima opere per violino e violoncello microtonali della compositrice francese Pascale Criton (documentate nei cd Virgin Violin, i dischi di angelica 2014, e Infra, Potlach 2017), e lavorano da molti anni con Éliane Radigue, pioniera francese della musica elettronica, per il suo ciclo “Occam Océan” per strumenti acustici. Hanno suonato in trio con musicisti come Rhodri Davies, Eyvind Kang, Nathalie Forget. Più recentemente, Silvia e Deborah hanno lavorato a trascrizioni originali di canti popolari tradizionali dell’Emilia, un progetto chiamato “Canti di guerra, di lavoro e d’amore”.
Tuttavia nel loro percorso, dichiarano d’essere state influenzate in particolare dalle musiche e dagli scritti dei compositori americani Pauline Oliveros e Philip Corner, e proprio quest’ultimo, membro fondatore di Fluxus, da anni residente in Italia, ha dedicato dei lavori al duo, e si è esibito assieme a loro al pianoforte. Nel 2018 è stato pubblicato “EXTREEMIZMS, early and late“, dall’etichetta americana Unseen Worlds.
Philip Corner è nato il 10 aprile 1933, un pomeriggio della Pasqua Ebraica, nel Bronx, NY, USA
Ariete: Sole in congiunzione con Venere e Urano, Luna in opposizione, ascendente Leone.
Educazione come compositore e teorico:
City College of New York (BA 1955); Columbia University (MA 1959);
Conservatoire de Musique de Paris, classe d’Olivier Messiaen.
Partiture musicali che evolvono verso il grafismo puro, istruzioni verbali che si trasformano in poesia.
Interesse per la teoria tradotto nella professione di insegnante nella scuola media e nell’Università (Rutgers U., New Jersey (1972-92).
Composizioni eseguite nelle Americhe, Europa, ed Estremo Oriente; grande attività come compositore ed esecutore per quasi 40 anni, a New York.
Come pianista e trombonista ha eseguito lavori di molti compositori contemporanei, da Ives e Cowell a Cage, Feldman, Brown, etc., quelli di suoi coetanei, e della generazione più giovane.
È stato membro–per non dire co-fondatore–di gruppi storici ed innovativi nei campi di multi- ed intermedia, happening e performance, come “Fluxus”, the Judson Dance Theater, Tone Roads Ensemble, Experimental Intermedia Foundation, Sounds Out of Silent Spaces, e il più recente: Gamelan Ensemble “Son Of Lion”, che dimostra la sua partecipazione alla ricerca multi-culturale. Mantiene contatti con quest’ultimo, come con altri ensemble dedicati alla nuova musica che mantengano vive le sue opere nel loro repertorio, per esempio: The Downtown Ensemble, New York; the Barton Workshop, Amsterdam; Apartment House, London; Laboratorio di Ricerca Musicale, Palermo.
L’interesse di tutta la vita nei confronti sia dello spirito che del corpo, lo ha condotto verso improvvisazioni meditative e d’azione; e a molti lavori con danzatrici, i più recenti con Phoebe Neville, ora sua moglie.
Pubblicato in numerose riviste di poesia (espressioni verbali dello spartito musicale), raccolte di documenti e articoli, interviste, etc.; grazie al suo ruolo di innovatore nel campo delle partiture grafiche, le sue opere sono state oggetto di mostre in gallerie private e musei e documentate in cataloghi, più recentemente in Italia, dove la sua galleria permanente è l’Unimedia Modern di Caterina Gualco; sue opere sono conservate in archivi e collezioni ad Amsterdam, Bassano del Grappa, Bolzano, Bremen, Brisbane, Calgary, Genova, Kaunas, Kruishoutem, La Spezia, Leicester, Leiden, Lione, Los Angeles, Mainz, Malpartida de Caceres, Marsiglia, Oslo, Portofino, Prato, Reggio Emilia, Stuttgart, Varsavia, Venezia, Vienna, Wiesbaden, Zagreb; e nella la Silverman Fluxus Collection (Detroit & New York).
I rapporti con editori e organizzatori di spettacoli in Italia includono l’Archivio Francesco Conz a Asolo e Verona, Pari e Dispari di Rosanna Chiessi a Reggio Emilia-Cavriago, Carlo Catellani di Modena-Baggiovara, Fondazione Mudima (Gino di Maggio) a Milano, e Beppe Morra a Napoli. In Germania con Hundertmark, Cologne; ed Ed. Block, Berlin.
La sua musica è stata registrata da West Deutsche Rundfunk Köln per Wergo; Folkways; Lebeer-Hossmann; Ed. Block; Radio Taxi; Slowscan; New Wilderness Audiographics; Locust; New World Records; e Alga Marghen con cui ha una programmazione ambiziosa per il futuro.
Frog Peak Music (un composers’ collective, basato a Lebanon NH, USA) ha preso l’impegno di rendere disponibile la sua opera musicale completa, nonché una selezione di libri ed altri scritti, grafiche, etc. (www.frogpeak.org).
Dal 1992 vive a Reggio Emilia.
Philip Corner, 2019
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.