mercoledì 21 novembre 2018 – ore 17 – Dipartimento delle Arti / Salone Marescotti e Biblioteca
Per i 70 anni di Andrea Centazzo
conferenza di presentazione del Fondo e Archivio Centazzo
del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna
presentazione della Mostra di documenti, opere e strumenti musicali di Andrea Centazzo,
in collaborazione con Agenda
con Andrea Centazzo, Gianmario Merizzi, Paolo Cecchi, Giampaolo Salbego
conduce Leo Izzo
Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna – Fondo e Archivio Centazzo
in collaborazione con Bologna Jazz Festival e AngelicA
ingresso gratuito
Nel 2009 Andrea Centazzo ha donato alla Biblioteca del Dipartimento delle Arti oltre 600 volumi e audiovisivi provenienti dalla sua collezione personale. In seguito la donazione si è arricchita di un’ampia ed esclusiva documentazione dell’opera e dell’attività di Centazzo come compositore, musicista, artista, comprendente partiture originali, registrazioni sonore, filmati, testi, opere grafiche, rassegne stampa, programmi di sala, locandine e manifesti, scritti critici sull’artista. In considerazione dell’ampia rete di relazioni e collaborazioni artistiche tessuta da Centazzo, la raccolta offre inoltre una significativa testimonianza sulla scena italiana e internazionale della musica jazz, e più in generale improvvisata, a partire dai primi anni ’70. La raccolta è curata da Gianmario Merizzi.
Andrea Centazzo
Nel corso di una carriera artistica che prosegue da più di 40 anni, il percussionista, compositore, librettista, direttore d’orchestra, artista multimediale, docente e saggista Andrea Centazzo si è esibito in oltre 1000 concerti e performance in Europa, Asia e Stati Uniti, oltre ad essere stato ospite in concerti radiofonici e trasmissioni televisive in tutto il globo. Centazzo è stato definito uno dei musicisti che “cambiano le regole del gioco” (Drum Magazine, 2013), per il fatto di essere tra i pionieri assoluti della pratica del solo improvvisativo di percussioni negli anni 70. Nel 1972 ha eseguito il suo primo concerto in solo, seguito nel corso degli anni da performance in tutto il mondo. Ha inciso oltre 200 tra Lp, cd e dvd, ed è l’autore di oltre 500 composizioni, pubblicate perlopiù dalla Warner Chappell (e che spaziano dall’opera, alla sinfonia, a composizioni per formazioni cameristiche o per solisti), oltre ad aver scritto due metodi per batteria e quattro volumi di musicologia.
È inoltre l’autore di tutti i libretti delle sue opere, e ha scritto saggi e articoli per alcune tra le maggiori riviste e quotidiani italiani. Ha diretto più di 20 videofilm sperimentali basati sulla sua musica per percussioni, presentati in festival e teatri di tutto il mondo.
Ha tenuto corsi in Percussioni, Musica, Arte, Film e Video in Università, Scuole superiori e Conservatori a livello internazionale – dall’Università di Bologna al Conservatorio di Stoccarda (Germania), dalla Scuole superiore di Setubal (Portogallo) alla Scuola d’Arte di Trieste.
Si è esibito come percussionista solista e come direttore delle proprie composizioni, guidando formazioni come la American Youth Symphonic Orchestra, la L.A. Contemporary Orchestra, la Mitteleuropa Orchestra, la ER Youth Symphonic Orchestra e molti altri ensemble.
Ha anche diretto e firmato la messa in scena delle sue opere e di lavori teatrali di altri autori. La sua opera TINA, dedicata a Tina Modotti, è stata accolta da grandi consensi in Italia (1996) come in California (1998), nella versione inglese del libretto curata dal poeta Paul Vangelisti. Nel 2002 ha composto Sacred Shadows, un’opera multimediale per Gamelan Balinese ed ensemble occidentale. Nel 2009 ha diretto il Concerto for Piano and Orchestra di John Cage con Stephen Drury solista al Williamsburg Center di New York, nell’ambito di una serata che comprendeva anche concerti di John Zorn e Philip Glass.
Per le sue esibizioni in solo, ha creato esperienze multimediali che combinano musica dal vivo e immagini video, e strumenti tradizionali con le più sofisticate tecnologie digitali.
I suoi progetti multimediali Mandala (2005, ispirato all’universo buddhista) e Eternal Traveler (2007 ispirato a Leonardo da Vinci), sono stati presentati sia negli Stati Uniti che in Europa. In anni più vicini (2008-2011) ha creato gli spettacoli multimediali Einstein’s Cosmic Messengers (con l’astrofisico Michele Vallisneri, inspirato alle Onde Gravitazionali prodotte al NASA-Caltech) e R-Evolution (ispirata alla vita e alle opere di Charles Darwin). Il suo progetto più recente, Tides of Gravity, che celebra la prima osservazione scientifica delle Onde Gravitazionali che erano state previste da Einstein, è stato prodotto e presentato dal premio Nobel per la fisica Kip Thorne, in occasione della sua prima al Caltech di Los Angeles.
Lungo la sua carriera Centazzo ha inciso e suonato con molti tra i principali improvvisatori e compositori degli ultimi 40 anni. Tra gli altri: John Zorn, Steve Lacy, Giorgio Gaslini, Sylvano Bussotti, Alvin Curran, Don Cherry, Lester Bowie, Evan Parker, Anthony Coleman, Derek Bailey, Tony Oxley, Paul Lytton, Paul Lovens, Pierre Favre, Vinnie Golia, Mark Dresser, Paolo Fresu, Enrico Rava, Dave Ballou, Gino Robair, Eugene Chadbourne, David Moss, Larry Ochs, Giancarlo Schiaffini, Henry Kaiser, Elliott Sharp, Fred Frith, Albert Mangelsdorff, Franz Koglmann, Theo Jörgensmann, Perry Robinson, Christoph Caskel, John Carter, Andrew Cyrille, Barry Altschul, Lol Coxhill.
Nel 2011 il Dipartimento delle Arti – sezione Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna ha istituito il Fondo e Archivio Andrea Centazzo, che raccoglie un’ampia documentazione dell’attività artistica del musicista, nonché oltre 500 volumi provenienti dalla sua biblioteca personale relativi a musica, cinema e arti plastiche.
www.andreacentazzo.com
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