domenica 11 marzo 2018 – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
PLANT
Jim Denley flauto basso, sax alto preparato, utensile elettrico
Éric Normand basso elettrico, rullante, oggetti
musiche di Plant
a cura di Stefano Giust
Biglietti
intero 7 €
ridotto 5 € per studenti dell’Università di Bologna
ridotto 2 € per studenti del Conservatorio G. B. Martini Bologna
“Esplorare il punto in cui la comunicazione del rumore si infrange contro la sperimentazione strutturale, sembra essere il nodo focale delle verdeggianti improvvisazioni di Plant, il duo formato dal bassista elettrico Rimouski Éric Normand con il sassofonista e flautista basso australiano Jim Denley. Plant può mantenere l’aura di un duetto non convenzionale, ma l’abilità musicale, l’audacia e la padronanza strumentale sanno renderlo affascinante come un giardino ben tenuto“. Stuart Broomer, Musicworks 2017
Eric Normand e Jim Denley hanno suonato per la prima volta insieme il 25 maggio 2010 a Rimourski, nel Quebec, e la registrazione della musica di quella notte è diventata il cd “Transition De Phase”. I due musicisti vivono a più di 10000 Km di distanza separati dall’Oceano Pacifico (le loro lingue madri sono diverse), ma sono coinvolti in una pratica musicale che consente loro di riunirsi, senza prove né esperienze condivise, per creare collettivamente. Questa è vera world music.
Abbiamo tutti sentito il cliché che “la musica è un linguaggio universale”, ma in passato i musicisti hanno dovuto imparare i reciproci sistemi – i suoni, le scale, le armonie, i ritmi e le strutture – per creare collettivamente assieme. Ma la world music di Jim ed Eric non riguarda l’apprendimento reciproco dei sistemi musicali e il ripetere prove per creare dei risultati attesi coordinati, ma piuttosto l’accettazione e la coesistenza dell’Altro. Non c’è alcun “compromesso” in questo incontro, ogni musicista è in grado di essere se stesso, con le proprie influenze locali non diluite, ma con una metodologia abbastanza condivisa da poter lavorare in parallelo.
Éric Normand è una figura chiave della scena improvvisativa e rumoristica del Québec, e agisce attivamente come improvvisatore, nonché come compositore, produttore e proprietario di un’etichetta discografica. La sua attività discografica è iniziata nella seconda metà degli anni 2000 con l’orchestra Le GGRIL (Grand Groupe Régional d’Improvisation Libérée, ai cui dischi hanno partecipato ospiti come Jean Derome ed Evan Parker), mentre il suo primo album come cotitolare è stato Transition de Phase (con, oltre a Denley, Kim Myhr, Philippe Lauzier e Pierre-Yves Martel). A essi ha fatto seguito con cinque cd su Monotype, Setola di Maiale e Tour de Bras, in compagnia di altri improvvisatori di fama come Christine Sehnaoui, Martin Tétreault, Michel F. Côté, Franz Hautzinger e Xavier Charles.
Jim Denley, uno dei principali improvvisatori australiani della nuova musica, è nato nel 1957 nella cittadina di Bulli, nel Nuovo Galles del Sud, ed è cresciuto a Wollongong. Gli strumenti a fiato e l’elettronica sono elementi chiave della sua produzione musicale. Ha esordito nel 1980, e ha fatto parte tra gli altri della Relative Band 84/85 di Jon Rose (con Roger Turner, David Moss ed Eugene Chadbourne), dei Machine for Making Sense (con Rik Rue e Amanda Stewart), del Chris Burn’s Ensemble (con John Russell, John Butcher, Rhodri Davies), dei Lines (con Axel Dörner e Phil Wachsmann), e ha inciso 25 album come solista o in duo con Joel Stern, Martin Ng, Kim Myhr, Cor Fuhler e Magda Mayas tra gli altri.
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