sabato 7 aprile 2018 – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo
Cercando il Caso
FORME SCREDITATE
prima assoluta
Giancarlo Schiaffini trombone
Walter Prati violoncello
Silvia Bolognesi contrabbasso
Mauro Rolfini clarinetto contrabbasso, sax contralto, sax sopranino
Tobia Bondesan sax tenore, sax soprano
Giuseppe Sardina batteria, oggetti
musiche di Cercando il Caso
una coproduzione di Mauro Rolfini e AngelicA
a cura di Mauro Rolfini
Biglietti
intero 7 €
ridotto 5 € per studenti dell’Università di Bologna
ridotto 2 € per studenti del Conservatorio G. B. Martini Bologna
L’ensemble si è riunito mesi or sono a partire da un’idea di Mauro Rolfini, autore di alcuni brani dedicati a figure che hanno rivoluzionato il linguaggio improvvisativo e compositivo nella seconda metà del secolo scorso (Braxton, Leo Smith ed altri). Le composizioni, nate da una forte matrice improvvisativa, sono state registrate in studio all’inizio di ottobre in quintetto ed eseguite al Torrione Jazz Club di Ferrara al termine della sessione di registrazione.
La formazione in sestetto, che riunisce sul palco oltre a Rolfini, Giancarlo Schiaffini, Walter Prati, Silvia Bolognesi, Tobia Bondesan e Giuseppe Sardina, si esibisce per la prima volta dal vivo al Centro di Ricerca Musicale – Teatro San Leonardo, in prima assoluta.
Partendo dal primo lavoro su materiale autografo, l’interesse si è rivolto, per questo concerto, alla pratica improvvisativa da essi evocata. I sei musicisti, scelti per il loro personale approccio a questa modalità creativa, formano un intreccio di voci privo del sussidio di uno strumento armonico: un contrappunto ritmico, melodico, timbrico.
L’idea è quella di riunire diverse generazioni di musicisti, che raccontino il loro vissuto attraverso il linguaggio dell’improvvisazione: si incontrano e si intersecano, nella musica del sestetto, la necessità di ricorrere a linguaggi altri, la ricerca timbrica, la varietà e la definizione della forma. L’evocazione, per il lavoro affrontato in questo concerto, sarà il pericolo dell’uomo per l’uomo stesso, in un percorso che va dalle grandi tragedie del secolo scorso (l’olocausto, l’utilizzo della bomba atomica) fino alla minaccia costante che questa violenza possa scatenarsi ancora.
Silvia Bolognesi è contrabbassista, compositrice e arrangiatrice. Diplomata in contrabbasso presso l’Istituto R. Franci di Siena con il Maestro Andrea Granai, si avvicina al jazz studiando ai corsi di Siena Jazz con Paolino dalla Porta, Furio di Castri e Ferruccio Spinetti. Gli incontri più significativi nella sua formazione musicale sono stati quelli con William Parker, Muhal Richard Abrams, Lawrence “Butch” Morris, Roscoe Mitchell e Antony Braxton. Vincitrice del “Top Jazz 2010”, organizzato dalla rivista Musica Jazz come miglior nuovo talento del jazz italiano, nello stesso anno vince il trofeo “In Sound” per la categoria contrabbassisti. È leader di diverse band: Open Combo, Almond Tree e Ju-Ju Sounds. Fa parte del trio d’archi Hear In Now con Tomeka Reid al violoncello e Mazz Swift al violino e voce; e assieme a loro viene invitata nel 2017 a prendere parte al sestetto di Roscoe Mitchell dedicato a John Coltrane. Dal 2010 fonda la propria etichetta discografica Fonterossa Records. Ha collaborato con Gianni Basso, Stefano Bollani, Jean Paul Bourelly, Joseph Bowie, Fabrizio Bosso, Rob Brown, Ernest Dawkins, Maria Pia De Vito, Hamid Drake, Ettore Fioravanti, Tiziana Ghiglioni, Tristan Honsinger, Paul Jeffrey, Stefano Maltese, Sabir Mateen, Nicole Mitchell, David Murray, Evan Parker, Fabrizio Puglisi, Enrico Rava, Ernst Reijseger, David Riondino, Bobo Rondelli, Giancarlo Schiaffini, Alan Silva, Ballake Sissoko, Marco Tamburini, Chad Taylor, John Tchicai, Pietro Tonolo, Gianluigi Trovesi, Ken Vandermark, e molti altri. Insegna contrabbasso e musica d’insieme presso Siena Jazz University e l’associazione Mosaico di Colle Val d’Elsa. Dal 2016 fa parte del programma “European exchange- Erasmus+” per il Conservatorio di Maastricht (Olanda) e di Tbilisi (Georgia). Tiene seminari sull’improvvisazione e la “conduction” dal 2008.
Giancarlo Schiaffini, compositore-trombonista-tubista, laureato in fisica, autodidatta in musica, ha partecipato alle prime esperienze di free-jazz in Europa. Ha studiato a Darmstadt con Stockhausen, Ligeti e Globokar e musica elettronica con Franco Evangelisti. Ha collaborato con John Cage, Karole Armitage, Luigi Nono e Giacinto Scelsi. Ha fondato Nuove Forme Sonore, ha fatto parte del Gruppo di Improvvisazione di Nuova Consonanza e della Italian Instabile Orchestra. Ha partecipato, come compositore ed esecutore, a numerosi festival e stagioni concertistiche di jazz, improvvisazione e musica contemporanea in tutto il mondo. Ha svolto attività presso la Scala, S. Cecilia, Biennale di Venezia, IRCAM e Festival d’Automne, Aspekte (Salisburgo), Donaueschinger Musiktage, Moers, Gulbenkian Alte Oper (Francoforte), Filarmonica di Berlino, FIMAV (Canada), UNEAC (Cuba), Maggio Musicale Fiorentino, Lincoln Center, Hunter College (New York) e molti altri. Dal 1988 con Silvia Schiavoni propone performance multimediali originali con immagini di Ilaria Schiaffini. È stato Composer in Residence nell’“Intl. Composers & Improvisers Forum Munich 2000”. Ha tenuto corsi e seminari in Italia, Germania, USA, Messico, Cuba, Colombia, Australia, Francia. Ha insegnato presso il conservatorio dell’Aquila e nei corsi estivi di Siena Jazz. Ha inciso più di 150 album in solo e per progetti assieme a Mario Schiano, Lol Coxhill, Lucilla Galeazzi, Icp Orchestra, Luigi di Giampietro, Gianfranco Pernaiachi, Thurston Moore, Walter Prati, Eddie Prevost, John Tilbury, Silvia Schiavoni, Sergio Armaroli, Alvin Curran e moltissimi altri. È citato dalla Biographical Encyclopedia of Jazz (Oxford) e dall’Enciclopedia della Musica Garzanti.
Walter Prati Compositore ed esecutore, svolge attività di ricerca musicale, da sempre orientata verso l’interazione fra strumenti musicali tradizionali e nuovi strumenti elettronici, frutto dell’applicazione informatica al mondo musicale. Sue composizioni sono presenti in Italia nei cartelloni dei maggiori teatri e rassegne musicali. Dalla fine degli anni ’80 collabora con Evan Parker con il quale mette a punto un duo di improvvisazione ed elettronica, progetto che porterà in seguito alla formazione dell’Electro-Acoustic Ensemble assieme ai quali inciderà numerosi album. Significativi poi gli incontri artistici con il chitarrista americano Thurston Moore (componente del gruppo Sonic Youth) e con il cantante inglese Robert Wyatt con i quali ha realizzato progetti discografici e performance live. Ha inciso inoltre con Gianluigi Trovesi, Giancarlo Schiaffini, Barry Guy, Maya Homburger, Tai No-Orchestra, per etichette come BMG Ariola, Ricordi, Pentaflower, ECM, Materiali Sonori, Leo Records, Auditorium. Per la Black Saint ha lavorato come assistant producer a dischi di George Lewis, Leroy Jenkins, Lester Bowie, Charles Bobo Shaw e altri.
Tobia Bondesan Sassofonista (tenore, soprano), improvvisatore, compositore e arrangiatore. Si forma a Siena Jazz, dove finisce gli studi con il percorso triennale universitario SJU, che completa con il massimo dei voti e come primo laureato della prestigiosa istituzione, seguito da alcuni dei migliori musicisti e docenti del panorama italiano, con una tesi sui collettivi italiani. Segue molti seminari e workshop sia a Siena, che in altre città. Frequenta privatamente corsi annuali con professionisti della musica contemporanea. Appassionato di improvvisazione e di tecniche di conduzione, è fondatore e coordinatore di BlueRing-Improvisers, collettivo di improvvisatori attivo in Italia, per i quali dirige il laboratorio Orchestrale e la BlueRing Orchestra. Collabora con Silvia Bolognesi per il laboratorio Fonterossa Orchestra. Ha suonato con numerose formazioni in noti festival e club (Umbria Jazz, Bologna Jazz Festival, Trentino Jazz Festival, Monkathlon, Crossroads, Terni Jazz, Mediterraneo Jazz Festival, Torrione Jazz Club, UnTubo) e ha inciso gli album: “Fabbrica5” (A Simple Lunch) “Old postcards” (Dof label), “BlueRing VOL-I” (Rudi Records). Suona e compone per gruppi di musica jazz e improvvisata (Brotherhood, Basement, Fabbrica5, Tobia Bondesan 4tet ecc) oltre a far parte di numerosi altri progetti, tra qui quello ad ampio organico della Tower Jazz Composers Orchestra.
Giuseppe Sardina Batterista, improvvisatore, e didatta nato a Palermo nel 1985, inizia gli studi di batteria a 11 anni. Successivamente frequenta i Seminari Estivi di Alta Qualificazione Professionale di Siena Jazz studiando con numerosi musicisti di fama nazionale e internazionale. Sempre a Siena Jazz frequenta il C.F.M (Corsi di Formazione Musicale), collaborando con molti musicisti del panorama toscano. Negli stessi anni si esibisce con varie formazioni in diversi festival (Mediterraneo Jazz Festival, Terni Jazz, Novara Jazz, Termoli Jazz, MEI). Nel 2009 frequenta il corso IN.JA.M (International Jazz Master) suonando e studiando per due anni con vere e proprie icone del jazz americano. Collabora inoltre con artisti di fama nel mondo del jazz italiano come Ares Tavolazzi, Dario Deidda, Stefano Cantini, Achille Succi, Mauro Ottolini. Dal 2008 partecipa al concorso internazionale “Strade Del Cinema”, frequenta il laboratorio di ricerca tenuto da Alessio Riccio, frequenta i “Laboratori Permanenti” tenuti da Stefano Battaglia, inizia il longevo sodalizio col pianista Alessandro Giachero, e si impegna in collaborazioni con musicisti dediti alla musica improvvisata e di ricerca come Claudio Riggio, Gabriele Evangelista, Piero Bronzi, Nicolao Valiensi, Marco Fagioli, Marco Ariano, Toni Cattano, Tobia Bondesan, Michele Bondesan, Sara Nesti. Incide i cd The Code (NUtone Lab), con Riggio, Evangelista, Bronzi e Varisco, ed Episteme of a Dream (Filibusta) con Giachero, Riggio, Adamo e Manni. Dal 2013 collabora con la “Grande Banda Metafisica” diretta dal maestro Nicolao Valiensi. Nel 2012 forma insieme a Tommaso Taurisano il gruppo rock/blues/prog “ToMato Bluefisch” col quale incide il disco “Mayday”. Da sette anni insegna batteria all’interno dell’accademia Siena Jazz nell’ambito del corso “Peter Pan Orchestra” e nei Corsi Di Formazione Musicale.
Mauro Rolfini Ha iniziato a studiare il jazz alla chitarra con Tomaso Lama. In seguito musica d’insieme, trascrizione e armonia con Paolo Ghetti. Ha partecipato ai corsi estivi di Siena Jazz suonando in varie formazioni dirette da Enrico Rava, Giancarlo Schiaffini, Bruno Tommaso, Mario Raya, Tomaso Lama, Achille Succi, Miguel Zenon, Avishai Cohen, Steve Cardenas, Jack Walrath, Mauro Negri, Jim Snidero. Ha partecipato a Sant’Anna Arresi ai seminari internazionali di Jazz “Marcello Melis” diretti dal maestro Butch Morris con il progetto speciale New Music Observatory. Ha frequentato a Chieti in Jazz il seminario di musica Jazz di Arrangiamento e Composizione per Combo diretto da Bruno Tommaso e Roberto Spadoni e la Masterclass “Strategie di Composizione e Direzione per Combo Jazz” diretta da Franco D’Andrea. Si è iscritto al triennio Jazz di Ferrara (sperimentale) conseguendo il diploma accademico di I livello in “Jazz Musiche Improvvisate e Musiche del nostro tempo” indirizzo compositivo interpretativo, corso di Clarinetto Basso, con una tesi su Ornette Coleman, relatore Achille Succi.
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