venerdì 9 maggio 2014 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Max Eastley + Rhodri Davies DARK ARCHITECTURE (Inghilterra, Galles) prima italiana
Max Eastley sculture sonore, the arc; Rhodri Davies arpa elettrica
musiche di Max Eastley, Rhodri Davies
Biglietti 7 € (biglietto unico per i due concerti della serata)
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
Le pratiche artistiche di Eastley e di Davies si intersecano in diversi modi. Entrambi hanno una fascinazione per il suono prodotto dal vento, ed entrambi si sono costruiti le proprie arpe-scultura eoliche. Entrambi portano la loro conoscenza delle arpe e del movimento congiunto delle loro corde nel contesto di una performance improvvisata. Mentre Davies suona un’arpa elettrica, lo strumento primario di Eastley è “l’Arco”, un monocordo elettroacustico derivato da una scultura eolica. Consiste di una singola corda tesa attraverso un lungo pezzo di legno, che può venire suonata con un archetto, le dita o con corte bacchette di vetro. Nella parte inferiore, un microfono a contatto consente di amplificarne il suono e di veicolarlo a programmi di elaborazione in tempo reale. Assieme hanno pubblicato il cd ‘Dark Architecture’ su Another Timbre (2009).
Max Eastley Nato nel 1944 nel Devon, è un artista noto internazionalmente per le sue sculture sonore e cinetiche, che si situano al confine tra mondo della natura e intervento umano, usando come forze primarie vento, acqua, ghiaccio oppure l’elettricità. Le sue sculture e installazioni sono state esposte in sedi come la Serpentine Gallery, la Ikon Gallery e la Hayward Gallery (Inghilterra), l’Artec Biennale (Ngoya, Giappone) e il Festival de Arte Sonoro (Messico), e figurano nella collezione permanente del Centre for Art and Media di Karlsruhe (Germania). Un capitolo ad esse dedicato figura nel documentario Improvisation: On the Edge, di Derek Bailey e Jeremy Marre (1992). Una delle sue mostre più recenti (2013) si è svolta nella Water Tower (Wasserturm) di Berlin, uno spazio sotterraneo nel quale aveva installato dieci sculture sonore, e sul tetto 8 arpe eoliche, il cui suono veniva rimandato all’interno dello spazio. Il suo esordio discografico risale all’lp New and Rediscovered Musical Instruments, condiviso con David Toop e prodotto da Brian Eno nel 1975. Al suo progetto Whirled Music (musica per sculture-oggetti fatti roteare) hanno preso parte Steve Beresford, Toop e Paul Burwell; ha poi inciso numerosi altri dischi con Toop, Peter Cusack, gli Spaceheads, Michael Prime, Martyn Bates e l’italiano Simon Balestrazzi, ma anche preso parte a progetti “pop” in compagnia di Coxhill, Clive Bell, Beresford, Cusack, Viv Albertine ecc con i Promenaders, i 49 Americans e i Kahondo Style. Dal 2003 fa anche parte del Cape Farewell Climate Change Project, organizzazione che coinvolge musicisti in installazioni e progetti sui cambiamenti climatici (tra questi un concerto di Eastley con Jarvis Cocker dei Pulp a Roma, nel 2009).
Rhodri Davies è nato nel 1971 ad Aberystwyth nel Galles. Suona arpa acustica ed elettrica, live-electronics e costruisce installazioni di arpe che utilizzano vento, acqua, ghiaccio e fuoco. In solo ha pubblicato gli albumTrem, Over Shadows e Wound Response. I suoi progetti regolari includono: un duo con John Butcher, un trio con David Toop e Lee Patterson, duetti con Richard Dawson e con Max Eastley, e un trio con John Tilbury e Michael Duch. Nel 2008 ha collaborato con l’artista visivo Gustav Metzger a ‘Self-cancellation’, un lavoro audiovisivo su grande scala presentato a Londra e Glasgow. Hanno composto appositamente per lui brani per arpa solo Eliane Radigue, Phill Niblock, Christian Wolff, Ben Patterson, Alison Knowles, Mieko Shiomi e Yasunao Tone.
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