mercoledì 18 maggio – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
– – > Seabrook Trio (Stati Uniti) prima apparizione italiana
Brandon Seabrook chitarra elettrica;
Cooper-Moore diddley-bow; Gerald Cleaver batteria
musiche di Brandon Seabrook
a cura di Sergio Merino | Arco y Flecha
Biglietti:
8€ | ridotto 5€
Ridotto:
– per studenti dell’Università di Bologna e del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna
– ai possessori della Card Cultura e Carta Giovani Nazionale verrà applicato uno sconto 2 €
sul biglietto intero (eccetto concerto del 20 maggio a Modena)
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
prevendita:
si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita
Seabrook Trio
Poche band nella musica improvvisata sembrano generare un attrito sonoro così palpabile come il trio di Brandon Seabrook con Cooper-Moore e Gerald Cleaver. Il gruppo produce un suono tattile, quasi psichedelico: i ritmi potenti della batteria di Cleaver, i drone e i graffi percussivi del diddley-bow di Cooper-Moore (uno strumento autocostruito ad una corda simile al basso), e la tagliente chitarra elettrica di Seabrook (definita “come un incrocio fra Sonny Sharrock all’epoca di Monkey-Pockie-Boo e i Sonic Youth nella loro fase più onirica”), si fondono nei loro concerti in improvvisazioni grintose e propulsive, dotate di una fisicità quasi tridimensionale.
Brandon Seabrook fa parte della scena di New York da oltre un decennio, ed è stato a ottobre 2021 ospite del Centro di Ricerca Musicale con i 3 Cards Trick. L’attesissimo secondo album di questo suo nuovo trio, In the Swarm, è in uscita a maggio 2022 e sarà presentato in prima italiana ad AngelicA.
Brandon Seabrook è un chitarrista, banjoista e compositore che vive e lavora a New York. Il suo lavoro si concentra sulla giustapposizione di paesaggi sonori allucinatori, deviazioni improvvise, composizioni angolari ma anche illuminate da humour, e caratterizzate da una gamma dinamica gigantesca in grado di cambiare in un nanosecondo.
Nominato “Miglior chitarrista di New York” dal Village Voice nel 2012, ha pubblicato nove album, a proprio nome o come cotitolare con musicisti come Briggan Krauss, Ingrid Laubrock, Chris Pitsiokos, Philip White e Simon Nabatov, e le sue esperienze musicali coprono tutto ciò che va dall’art-metal estremo all’avanguardia classica. Ha suonato klezmer con Naftule’s Dream, Paul Brody’s Sadawi e Shirin, avant-noise con i Flying Luttenbachers, jazz elettrico con Ben Allison Quartet. Ha inoltre suonato e inciso con moltissimi altri, da Anthony Braxton a Jessica Lurie, Elliott Sharp, Tomas Fujiwara ed Eivind Opsvik, per etichette come Cuneiform, Tzadik, Northern Spy e Firehouse 12.
Ha inoltre inciso in trio in formazioni diverse: Seabrook Power Plant con Jared Seabrook e Tom Blancarte, Seabrook Trio con Daniel Levin e Henry Fraser, Three-Layers Cake con Mike Watt e Mike Pride, e il Seabrook trio attuale con Cleaver e Cooper-Moore, che ha prodotto gli album Exultations e In the Swarm.
Cooper-Moore è un pianista jazz, compositore e inventore e designer di strumenti americano.
Nel ’67 a Boston, mentre studiava al Berklee College of Music, conobbe il sassofonista David S. Ware e il batterista Marc Edwards, coi quali ha formato il trio Apogee. Nel 1973 si trasferirono a New York in un loft al 501 di Canal Street, nel quale iniziarono a presentare performance con musicisti come Alan Michael Braufman, Jimmy Hopps, Tom Bruno ed Ellen Christi. La sua prima apparizione discografica (ancora con il suo vero nome Gene Ashton) fu nel ’75 con l’LP Valley of Search di Braufman su India Navigation, e sempre in quel periodo cominciò a progettare e costruire strumenti, iniziando da un ashimba, uno xilofono a 11 note realizzato con legna di scarto.
Nel 1975 tornò in Virginia con la sua famiglia, suonando con varie band e lavorando come educatore, e solo al suo ritorno a New York, nell’85, ha cambiato nome in Cooper-Moore, derivato dai cognomi delle sue nonne.
Da allora ha suonato, in particolare, con gli In Order to Survive e la Little Huey Creative Music Orchestra di William Parker, e l’Untempered Ensemble di Bill Cole. Ha inoltre fondato i Triptych Myth, con Tom Abbs e Chad Taylor, e i Digital Primitives con Chad Taylor e Assif Tsahar. Si esibisce da solo al pianoforte e con strumenti autocostruiti, con il Cooper-Moore Trio con Brian Price e Pascal Niggenkemper, e con i Black Host di Gerald Cleaver.
Fuori dal mondo del jazz, ha composto musiche per il teatro (Rita Dove, Laurie Carlos, Emily Mann), per compagnie di danza (Joan Miller Dance Players, Rod Rogers Dance Company, Marlies Yearby’s Movin’ Spirits Dance Theater, Koo Dance Company), e composto musica per film, tra cui Central Park: The People’s Place e Fireflies in the Abyss.
Nato il 4 maggio 1963 e cresciuto a Detroit, Gerald Cleaver è un prodotto della ricca tradizione musicale della sua città. Ispirato da suo padre, il batterista John Cleaver, ha iniziato a suonare la batteria in tenera età, e da adolescente ha acquisito un’esperienza inestimabile suonando con i maestri del jazz di Detroit Ali Muhammad Jackson, Lamont Hamilton, Earl Van Riper e Pancho Hagood. Da studente all’Università del Michigan, una borsa di studio jazz del National Endowment for the Arts gli ha consentito di studiare con il batterista Victor Lewis, e una volta diventato docente a Detroit, ha lavorato con Rodney Whitaker, A. Spencer Barefield, Marcus Belgrave, Donald Walden, Wendell Harrison e molti altri.
Si è trasferito a New York nel 2002 e da allora si è esibito con personalità come Roscoe Mitchell, Charles Gayle, Miroslav Vitous, Mario Pavone, Michael Formanek, Joe Morris, Jeremy Pelt, e guidato proprie band come Uncle June (con Malaby, Bishop, Maneri, Taborn e Gress), Violet Hour, Black Host (un progetto noise con Niggenkemper, Cooper-Moore, D. Jones e Seabrook) e Farmers By Nature (un trio improvvisativo con William Parker e Craig Taborn). Ha inciso sei lavori in solo e numerose altre incisioni condivise con Lotte Anker, Taylor Ho Bynum, Ivo Perelman, Joe Morris, Matthew Shipp, Raoul Björkenheim, Nat Wooley, Giovanni Guidi, Gianluca Petrella, Louis Sclavis, Lary Ochs e Nels Cline.
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