mercoledì 1 giugno – ore 20.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA ///
Causa guasto al motore di uno dei mezzi di trasporto e quindi sostituzione del mezzo, il concerto previsto per le ore 20.30 si terrà alle ore 22.30 con apertura del Teatro alle ore 22.00.
– – > Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp (Svizzera, Francia)
– – > We’re ok. But we’re lost anyway
Vincent Bertholet contrabbasso; Helena Beder marimba; Aida Diop marimba;
Gif trombone; Guillaume Lantonnet batteria; Thomas Levier viola;
Naomi Mabanda violoncello; Liz Moscarola violino; Gilles Poizat tromba senza pistoni; Maël Salètes chitarra elettrica; Titi chitarra elettrica; Gabriel Valtchev batteria
musiche di Vincent Bertholet
a cura di Marco Stangherlin | Wakeupandream
/// un certain regard… un progetto di AngelicA con il sostegno della
Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione
contemporanea
Biglietti:
10€ | ridotto 5€
Ridotto:
– per studenti dell’Università di Bologna e del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna
– ai possessori della Card Cultura e Carta Giovani Nazionale verrà applicato uno sconto 2 €
sul biglietto intero (eccetto concerto del 20 maggio a Modena)
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
prevendita:
si raccomanda l’acquisto dei biglietti in prevendita
“L’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp è, dal 2006, uno spazio di compenetrazione sonora orchestrato dall’immaginario di Vincent Bertholet.
L’Orchestre ha attirato a sé una squadriglia di 12 musicisti/e, tutti/e estirpati/e dai loro rispettivi biotopi, per far tintinnare i loro fari cognitivi fino a farli fondere nello spartito. Ciò che emerge è una musicalità ripetitiva che, dispiegata in onde successive, si gonfia fino a condurre a un ammasso di universi e di trance.
Macerando free jazz, post punk, high life, brass band, miscele sinfoniche e pop vellutato fino a trascenderne il succo e la territorialità, l’Orchestre ne estrae una sostanza che si declina in un rituale rotatorio, a volte sincopato, a volte trattenuto.
Adorcista, ipnotica e post-sincretica, l’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp è lo spirito dell’artista eponimo ma declinato contro il ready-made e il suo lato DIY: è questo lo spirito dell’Orchestre ritrascritto su una partitura, il tutto con una precisione propria della monomania di un Asperger.
Una processione sufi che si trasforma in una rissa e in un rito voodoo, lontana dal Manifesto di Tzara, dislocata, da qualche parte, tra i salmi fonetici di Hugo Ball.“
Nato nel 2006 a Ginevra, L’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp è uno scatenato ensemble oltre i generi, i confini e le etichette. 12 musicisti sul palco con doppia sezione ritmica, contrabbasso, 2 marimba, 2 violoncelli, violino, fiati, chitarre – tutti cantano: l’O.T.P.M.D. presenterà i brani del loro quinto acclamato album “We’re ok. But we’re lost anyway” in un concerto pirotecnico ed elettrizzante; brani dall’incedere circolare, che tra accumulazioni strumentali e intrecci vocali, crescono goduriosi in un trionfo di armonie, timbri e colori. Un sound inebriante e ritmicamente irresistibile che con precisione inesorabile ti fa muovere, emozionare e riflettere in un colpo solo.
L’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp è stata fondata nel 2006 da Vincent Bertholet, contrabbassista che aveva precedentemente suonato con la band electro-glam di Digione Robotníčka, il trio jazz/kraut/elettronico Zizidää e il quartetto jazz Pamela’s Parade. Ha collaborato inoltre con il duo electro-pop Hyperculte, la cantante somala Sahra Halgan e il duo lounge-elettronico Spaceheads.
Il loro nome peculiare è un omaggio a grandi gruppi africani (Orchestre Tout Puissant Konono n°1, Tout Puissant Orchestre Poly-rytmo de Cotonou), mischiato al nome di uno dei grandi dinamitardi della storia dell’arte del 20 secolo.
Il primo album autoprodotto dell’Orchestra, allora un sestetto, è uscito nel dicembre 2007, ed è stato registrato nello studio La Borde Basse (meglio noto come Studio Midi-Pyrénées), ovvero il fienile-studio di Bob Drake (l’ex Thinking Plague e mastering engineer di fiducia della ReR Megacorp di Chris Cutler, e per inciso anche per tutte le uscite de i dischi di angelica).
Oltre che per la loro particolare combinazione di humour e maestria strumentale, la critica internazionale ha da subito elogiato l’abilità dell’Orchestra di saltare senza sforzo attraverso i generi e gli stili musicali, facendo di ogni loro brano “un piccolo viaggio a sé stante”, ciascuno dei quali ha suscitato nelle recensioni i paragoni più vari: Stereolab, Penguin Cafe Orchestra, Can, Sonic Youth, Polyphonic Spree, Steve Reich, Tom Waits e (soprattutto) gli Ex Orkest, gli Ex versione brass band.
Hanno suonato in festival prestigiosi (Paléo Festival de Nyon, Fusion Festival, Incubate, Womad, Bad Bonn Kilbi, Jazz à la Vilette…) e pubblicato il loro quinto album, We’re ok, but we’re lost anyway su Red Wig/Les Disques Bongo Joe nel luglio 2021.
www.otpmd.ch
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