sabato 12 maggio 2018 – ore 18 e 19 – BOLOGNA // X
> Alvin Curran A BANDA LARGA sinfonia di strada (Stati Uniti, Italia) prima assoluta
Alvin Curran (1938)
A BANDA LARGA sinfonia di strada (2018) prima assoluta
per banda, orchestra elettronica, musicisti ambulanti e gran-solista
– ore 18 – Due Torri / Via Luigi Zamboni > Piazza Giuseppe Verdi >
Via Giuseppe Petroni > Piazza Ulisse Aldrovandi > Basilica di Santa Maria dei Servi
processione con Antonello Salis, Alvin Curran,
Filarmonica Imolese – Gian Paolo Luppi direzione
– ore 19 – Basilica di Santa Maria dei Servi
concerto con Alvin Curran, Antonello Salis,
INCROCIorchestra, Filarmonica Imolese
Antonello Salis pianoforte, fisarmonica;
Filarmonica Imolese – Gian Paolo Luppi direzione
INCROCIorchestra:
Marianna Craca flauto, ottavino;
Pellegrino Marcin, Giacomo Marchesini: oboe, corno inglese;
Roberto Ricciardelli: clarinetto in sib; Marco Bonato: clarinetto, clarinetto basso;
Lorenzo Manfredini trombone; Antonio Cavuoto fagotto;
Daniele Carcassi, Jacopo Mittino, Pasquale Savignano, Giovanni Onorato,
Francesco Maccario, Mattia Siboni, Nicola Dinelli, Davide Balzazzi,
Marco Giampieretti, Federico Pipia, Vincenzo Germano, Andrej Cebski,
Emil Bruscolini, Simone Faraci: elettronica;
Simone Grande, Leonardo Melchionda, Alessandro Medda,
Guadagno Emanuele: chitarra elettrica; Leandro Paradisi, Giovanni Miatto,
Filippo Turillazzi: basso elettrico; Stefano Forlani, Edoardo Samain, Ricardo Tomba,
Matteo Rolando Serafini, Diana Cruz, Giuseppe Sardina: percussioni;
Chiara Pelloni, Chiara D’Emilio, Morena Pavone, Clara La Licata, Carmen Ferrante voce;
Francesco Salmaso, Leonardo Carletti, Emidio Ranieri, Giovanni Longo,
Gabriel Vincenzo Apicella: sax tenore; Gao Goulin, Francesco Dondi,
Fabio Luccarini: sax contralto; Gianluca Sia sax soprano; Riccardo Baldi sax sopranino;
Sella Esmeralda organo, tastiere; Russo Michele melodica, tastiere
Alvin Curran shofar, direzione
musiche di Alvin Curran
a cura di Massimo Simonini, Oderso Rubini
progetto commissionato da AngelicA
// AngelicA in coproduzione con il Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini” di Bologna,
INCROCI lab e CSR-Centro Studi e Ricerche a cura di Maurizio Pisati e Walter Zanetti
X nell’ambito del progetto Europeo ROCK – Regeneration and Optimization of Cultural heritage in creative and Knowledge cities, coordinato dal Comune di Bologna in collaborazione con l’Università di Bologna
ingresso libero
A Banda Larga – Continuo la mia esplorazione sonica di grandi aree aperte e spazi urbani qui, nelle splendide vie della vecchia Bologna. In una processione atipica, una banda tradizionale impegnata a suonare quella che sembra essere musica popolare di strada affianca un pianista improvvisatore (Antonello Salis) seduto con il suo pianoforte a coda su un camion in movimento. Davanti al camion, un piccolo gruppo di suonatori di conchiglie e altri musicisti impegnati a suonare strani tubi idraulici corrugati. Questa singolare combinazione di strumenti musicali, nel farsi strada tra le strette vie della città, stabilisce il tono e l’atmosfera di A Banda Larga: un “gioco” molto serio, mischiato a eventi improvvisati. Dopo una processione interattiva di circa 20-30 minuti, i musicisti entrano nella Basilica di Santa Maria dei Servi, dove ad attenderli sono circa 50 musicisti – alcuni si spostano e suonano in maniera indipendente, altri in punti fissi suonano sui loro laptop mentre altri ancora, tra cui alcuni percussionisti, si trovano in punti strategici alle estremità opposte della lunga chiesa.
Nel frattempo, alcune cantanti si spostano, in un unico blocco come una sorta di entità naturale e organica, affiancate qua e là da ensemble di chitarre elettriche e bassi, che danno il proprio contributo sotto forma di massicci blocchi di suono.
In ciò che io definisco “orchestrazione dello spazio”, questo gruppo assai eterogeneo di strumenti dà vita a musiche familiari e inimmaginabili, come conseguenza letterale dello spazio sacro in cui si esibiscono, e come naturale tendenza a trasformarlo in uno spazio di azione ed espressione puramente secolare. La composizione si crea attorno a linee intersecanti di audaci gesti musicali – proprio come nella musica classica o popolare… la differenza è che dal punto di vista del suono, questi gesti si scontrano e si trasformano a vicenda in modi continuamente imprevedibili. Tuttavia, questo è per me una parte ininterrotta della mia creazione musicale, che trae ispirazione da tutto ciò che c’è di prevedibile e più piacevole, e a volte trascendente a tutte le musiche conosciute.
Alvin Curran, marzo 2018
Nel 2012, nell’ambito del progetto di AngelicA per “centocage | Bologna rende omaggio a John Cage (1912 – 1992)” intitolato Silenzio & Accordo, Alvin Curran presentò, e compose, un evento che rimase nella memoria di tutti quelli che vi hanno partecipato: SMISTAMENTI GENERALI (TAKE THE CAGE TRAIN Bis – Boletus Edulis).
Era un progetto a cura di Oderso Rubini e mia, e così, anche oggi, nel 2018, ci “ripetiamo”, con tutte le variazioni fondamentali (del caso), e proviamo a riprendere quel treno e a portarlo altrove…
Parliamo di una sinfonia di strada, per banda, orchestra elettronica, musicisti ambulanti e gran-solista Antonello Salis. Il progetto di Alvin Curran, realizzato con la collaborazione del Conservatorio “G. B. Martini” – INCROCI lab e CSR Centro Studi e Ricerche a cura di Maurizio Pisati e Walter Zanetti – e nell’ambito di Rock, Regeneration and Optimization of Cultural heritage in creative and Knowledge cities, si sviluppa in una “processione” che attraverserà la città per chiudersi con una straordinaria performance di circa 111 musicisti. Ricordando i 40 anni del Treno di John Cage (1978 > 2018) e i 10 anni del Treno (preparato) di Curran che omaggiava Cage (2008 > 2018). E anche per festeggiare gli 80 anni di Alvin!
Nel 2012 scrissi questo testo che avevo intitolato AperturA:
…. Nel percorso di AngelicA, il “contesto” ha sempre avuto un ruolo importante: attraverso la trasfigurazione del contesto si è cercato di creare cambiamenti nei modi di ascoltare e fruire la musica, ma anche, secondo un’altra prospettiva, di riconoscere e rileggere musiche diverse. Se prima “quella” musica apparteneva a un mondo ben identificato e alla sua tribù, improvvisamente diventava un’altra cosa.
Si sono verificate tante strane e straordinarie combinazioni, così come sono venute alla luce alcune contraddizioni.
Si pensi al caso di musiche ormai “abituate” alle sale da concerto, che entrano invece in spazi sacri. Composizioni, per motivi di varia natura, con un carattere spirituale si esprimono in luoghi che consentono un’altra modalità di ascolto, dove il silenzio compone lo spazio, e l’acustica è per certi versi fragile e insieme potente.
Dove si trova il confine tra musica contemporanea e musica sacra o tra musica d’arte e musica sacra? Chi decide cosa è sacro o cosa lo diventerà? Certo la tensione celeste, mistica, di alcuni compositori è evidente. Ma questo viene percepito solo da qualcuno e non da altri.
Ispirazione come un momento fecondo, che ci unisce perchè diventiamo portatori di un messaggio, ma che spesso resta incompreso per troppo tempo.
Il lavoro che stiamo progettando, e che Curran sta componendo, metterà insieme tante forze diverse: circa 66 musicisti del Conservatorio G.B. Martini di Bologna, circa 55 musicisti di una banda popolare, e un solista d’eccezione, il pianista e fisarmonicista, Antonello Salis.
Il progetto prevede un percorso particolare, una processione, sulla strade di Bologna, per approdare alla Basilica di Santa Maria dei Servi, e continuare così l’ascolto, e il percorso, di questa narrazione che non riguarda solo la musica di Alvin Curran ma anche un viaggio ideale dalla “confusione”, caos e dispersione della strada al “silenzio” e raccoglimento nella Chiesa, cercando di (fare) incontrare mondi diversi.
AperturA e spirito costruttivo.
Massimo Simonini
Antonello Salis nasce nel 1950 a Villamar (CA). Inizia a suonare la fisarmonica a sette anni, in seguito si avvicina al pianoforte studiando da autodidatta. Negli anni ’70 milita in diversi gruppi rock suonando l’organo Hammond. Nel 1973 forma il trio “Cadmo” con Riccardo Lay e Mario Paliano che in pochi anni diventa il manifesto italiano della musica improvvisata. Il trio diventa in seguito il quintetto “G.R.A.” con l’aggiunta del sassofonista Sandro Satta e del trombonista Danilo Terenzi. Nello stesso periodo suona nel quintetto di Massimo Urbani e nella Grande Elenco Musicisti di Tommaso Vittorini. Dal 1978 è protagonista in piano solo e fisarmonica in Italia e all’estero ospite dei maggiori festival jazz.
Il suo percorso musicale ormai trentennale è costellato da collaborazioni eccellenti, per citarne alcune: Enrico Rava, Paolo Fresu, Nana Vasconcelos, Paolino Dalla Porta, Mario Orselli, Evan Parker, Gianluca Petrella, Paolo Angeli, Joey Baron, Furio Di Castri, Fabrizio Bosso, Bobby Previte, Hamid Drake, Baba Sissoko, Famoudou Don Moye, Stefano Bollani, Pino Minafra, Lester Bowie e l’Art Ensemble Of Chicago, Don Cherry, Italian Instabile Orchestra, Billy Cobham, Han Bennink, Cecil Taylor, Pat Metheny, ecc.
Una delle sue collaborazioni più longeve è quella con il chitarrista francese Gérard Pansanel con cui ha inciso 7 album, tra i quali uno dedicato a Fellini e alla musica di Nino Rota con l’Orchestra Improvista, e uno dedicato ai Beatles.
La collaborazione con i fisarmonicisti francesi Richard Galliano e Marcel Azzola insieme a Gianni Coscia produce il “Quartetto Nuovo”, apoteosi dello strumento madre di Salis: la fisarmonica.
Musicista eclettico, Salis, nel corso della sua carriera, si è confrontato in progetti di teatro (Remondi e Caporossi, Lucia Poli, Remo Remotti, Leo de Bernardinis ecc), danza (Roberta Escamilla Garrison, Teri Weikel, Cie la Bagarre, per citarne alcuni), e cinema (con Gérard Pansanel ha firmato le musiche del film di Eric Rohmer “Racconto d’autunno”). Ha inoltre collaborato con Pino Daniele, Ornella Vanoni, Tête de Bois, Gang, Vinicio Capossela, Teresa de Sio, Quintorigo e numerosi altri artisti al di fuori dell’ambito strettamente jazzistico.
Filarmonica Imolese
La Banda Musicale della Città di Imola venne costituita il 17 Maggio 1822 con l’approvazione del Legato Pontificio. La Banda Musicale Città di Imola, che recentemente ha riacquisito il suo primitivo nome di “Filarmonica Imolese”, esegue concerti in piazze, teatri e chiese, presentando un programma musicale adeguato all’evento e al luogo in cui viene svolto. La Banda Musicale esegue inoltre servizi di sfilata in occasione di manifestazioni civili, religiose o cerimonie private.
www.bandamusicaleimola.com
INCROCIorchestra nasce da IncrociLab, uno spazio d’invenzione e sperimentazione che opera con CSR-Centro Studi e Ricerche all’interno del Conservatorio G. B. Martini di Bologna, ed è affiancato dai due partner NoMus-Novecento musica di Milano e RAMI, associazione di ricerca artistica italiana, della quale CSR è membro e tra i soci fondatori.
La collaborazione con AngelicA e il suo Centro di Ricerca Musicale-Teatro San Leonardo è ormai una realtà che incide anche sulla programmazione concertistica cittadina, e INCROCILab, quest’anno al suo secondo ciclo quadriennale, ha lavorato con AngelicA a un progetto del compositore Alvin Curran. Con lui i sessanta musicisti coinvolti hanno pianificato una nuova composizione dall’organico esteso e trasversale tra più dipartimenti del Conservatorio, dalle Chitarre e Bassi elettrici alle Percussioni, ai Fiati di INCROCI-Winds, alle Voci, sino al folto gruppo di musicisti impegnati nell’esecuzione elettronica dal vivo.
INCROCILab vuole essere inteso come un’esperienza che di giorno in giorno cresce e raccoglie attorno a sé idee e percorsi inediti, per una musica che non smette di ricercare e inventare.
Gian Paolo Luppi (San Giovanni in Persiceto, 1959), si diploma presso il Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna in Pianoforte, Musica Corale e Direzione di Coro, Strumentazione per Banda, Composizione e Direzione d’Orchestra. Per la Composizione ha studiato coi Maestri B. M. Furgeri, B. Bettinelli ed A. Solbiati, frequentando inoltre i corsi di perfezionamento delle Accademie “Chigiana” di Siena e “S. Cecilia” di Roma col M° F. Donatoni.
Dalla metà degli anni 80 riceve numerosi primi premi in Concorsi di Composizione nazionali e internazionali. È Accademico presso L’Accademia Filarmonica di Bologna, dove ha ricoperto la carica di Vice-presidente dal 1991 al 1993. È docente di Armonia e Contrappunto presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, e dal 2005 è docente di Composizione agli “International Summercourse di Mirecourt“.
Parallelamente all’attività compositiva lavora come pianista accompagnatore, lavorando con solisti di fama quali Ruggero Raimondi, Cecilia Bartoli, Reina Kabaiwanska e altri. Ha collaborato alla Scuola di Perfezionamento per artisti lirici del Teatro Comunale di Bologna eseguendo numerosi concerti, tra cui molteplici esecuzioni della “Petite Messe Solennelle” di Rossini con la direzione del M° F. Angius.
Parte della sua produzione compositiva è di carattere sacro e liturgico. Ha insegnato nelle Scuole Diocesane di Bologna e Modena e dal 1999 al 2001 diretto la “Schola Polifonica” del Duomo di Modena, con cui oltre ad assicurare il servizio liturgico nelle principali solennità ha tenuto concerti in Italia, Germania e Francia; ha presentato opere sacre in prima esecuzione ed ha vinto il 1° premio al Concorso Nazionale per Cori Polifonici di Vallecorsa nel 2000. Dal 2006 al 2009 ha diretto la Schola Gregoriana Benedetto XVI, per lo studio della Liturgia e del Canto Gregoriano. Attualmente dirige il coro e l’orchestra “Soli Deo Gloria” di cui è cofondatore.
Sue composizioni sono state trasmesse dalla Radio Italiana, Vaticana, Spagnola, Rumena, Belga e Svedese ed eseguite in importanti festival in Italia, Francia, Spagna, Germania, Grecia, Romania, Svezia, Belgio, Libia, Australia. Ha pubblicato diverse opere per le Edizioni Peters – Francoforte.
Alvin Curran (alvincurran.com) ha alle spalle una lunga e produttiva carriera come compositore / performer / creatore di installazioni sonore, scrittore, e insegnante sulla scia della tradizione di musica sperimentale americana. Nato a Providence (Rhode Island) nel 1938, ha studiato con Ron Nelson, Elliott Carter e Mel Powell, ed è stato co-fondatore del gruppo Musica Elettronica Viva nel 1966 a Roma, città dove vive attualmente. La sua musica, dalle opere da camera alla radio-art, al teatro ambientale su grande scala alle performance soliste, abbraccia tutti i suoni, tutti gli spazi e tutte le persone.
Ha insegnato presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica (1975-1980), il Mills College di Oakland, California (1991-2006) e la Hochschule für Musik di Magonza in Germania (2011). Ha tenuto numerosi workshop e pubblicato molti scritti sulla propria musica e quella di altri artisti; la sua pubblicazione più nota è the alvin curran fakebook (2015). Ha inoltre alle spalle migliaia di performance dal vivo e una discografia di oltre 30 album a proprio nome e 60 in collaborazione con altri artisti. Un libro sul di lui Alvin Curran: Live in Roma è stato curato da Daniela Tortora (2010).
Tra le sue opere e riconoscimenti recenti: Oh Man, Oh Mankind, Oh Yeah (2009); On Hearing The Brooklyn Bridge Sing In Yiddish (2010, pubblicato nel 2015); Circus Maximus per 17 musicisti, elettronica e un video di Theo Eshetu (2011); Toss And Find per la Trisha Brown Dance Company (2011); Maritime Rites New York per bande di ottoni su barche a remi (2012); Elson Lectureship – Università di Harvard (2012); Symphony 1.1 (Bologna, 2012); direttore della IATO Orchestra (2012-presente); Viola Voilà per 10 viole (2014); Beams Reykjavik (2015); The Book Of Beginnings per orchestra, orchestra giovanile, due pianoforti meccanici e app (2015). Altre opere: For Cornelius e Inner Cities per pianoforte (disponibile su cd); Schtyx per trio di piano – violino – percussioni (cd); Oh Brass on the Grass Alas per banda amatoriale di ottoni da 300 elementi; Crystal Psalms (cd), Erat Verbum, e Maritime Rites (cd) per performance radiofoniche; le installazioni sonore Toto Donaueschingen, Gardening With John, Torzam, e Shin Far Shofar; performance soliste da Songs And Views From The Magnetic Garden (cd) a Endangered Species (cd). Per AngelicA ha creato tra l’altro nel 2008 Boletus Edulis (musica pendolare), per viaggi in “treno preparato”, in occasione del trentennale del Treno di John Cage.
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