venerdì 26 maggio 2017 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Robin Holcomb & Wayne Horvitz Solos & Duos (Stati Uniti)
Robin Holcomb pianoforte, voce; Wayne Horvitz pianoforte, elettronica, tastiere
musiche di Robin Holcomb, Wayne Horvitz
Biglietti
10 €
ridotto 7 €
per studenti dell’Università di Bologna e del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna
ai possessori della Card Musei Metropolitani verrà applicato uno sconto di 2 € sul biglietto intero
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
Prevendite
ZAMBONI 53
via Zamboni 53/C, Bologna
t 051 1998 0427
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Robin Holcomb e Wayne Horvitz fanno musica insieme dal 1975, quando si conobbero alla University of California a Santa Cruz (California). Dopo essersi trasferiti a New York nel 1979, in breve tempo entrarono a far parte della cosiddetta “Downtown Scene”, collaborando con molti musicisti dell’epoca come Bill Frisell, Butch Morris, Doug Wieselman, John Zorn, Bobby Previte, William Parker e altri ancora. Dopo un decennio a New York, si trasferirono insieme a Seattle, con la figlia Nica. Nei primi anni 90, dopo il suo primo album Lark’s They Crazy, Robin Holcomb pubblicò una serie di cd con l’etichetta Nonesuch Records. I cd, prodotti da Wayne Horvitz, contenevano canzoni di Robin e musica strumentale, oltre a contributi di molti degli artisti elencati sopra e musicisti di Seattle come Evyind Kang e Timothy Young.
Nel 2005 Horvitz e Holcomb hanno pubblicato Solos per l’etichetta Songlines. In una recensione sul New York Times, il critico musicale Ben Ratliff lo ha definito “bello in maniera sconvolgente”.
Sebbene questi due artisti abbiano già calcato il palco insieme in passato, di solito come parte di ensemble più ampi, negli ultimi dieci anni si sono esibiti come duo, in diverse configurazioni: soli di pianoforti, canzoni con voce e pianoforte, pianoforte e tastiere, e addirittura occasionalmente momenti con l’armonica. Il loro repertorio include composizioni originali, canzoni dei The Mississippi Sheiks, di Randy Newman, Stephen Foster e altri, e improvvisazioni.
La loro combinazione nella formula del duo ne fa risaltare differenze e somiglianze. Come spiega Robin “Abbiamo in comune molti interessi e influenze. Mi sono avvicinata al mondo del jazz attirata dalle esuberanti improvvisazioni del free jazz, mentre Wayne ne conosce le forme precedenti molto meglio. Io ho suonato molto più di lui la musica folk americana e la musica indonesiana. Entrambi per qualche motivo sembriamo essere affascinati dal linguaggio armonico degli inni sacri. Siamo entrambi attratti dal carattere dolceamaro della melodia e dell’armonia; ma credo che in Wayne risalti il come ama ‘strattonare’ i pezzi – una bella melodia è destinata a essere ‘strattonata’ e trasformata in un momento dolce-amaro che poi rimane, come una sorta di scintillio, in tutta la musica. Penso che i miei pezzi invece siano più uniformemente malinconici”.
Robin Holcomb
Nata a Savannah in Georgia, e residente a Seattle da molti anni, Robin Holcomb ha inventato “una sorta di nuovo regionalismo Americano, tessuto intrecciando diversi fili – rock, minimalismo, canzoni della Guerra Civile, canti folk dei monti Appalachi, persino la musica politonale di Charles Ives” (NY Times). Le sue canzoni e composizioni strumentali sono state pubblicate dalla fine degli anni 80 su cd Sound Aspects, Nonesuch, Songlines e Tzadik e, come co-direttrice della New York Composers Orchestra, su New World.
Altre sue incisioni comprendono le partecipazioni e gli arrangiamenti per le compilation Things About Comin’ My Way: A Tribute to the Music of the Mississippi Sheiks (Red Hen), Rogues Gallery: Pirate Ballads, Sea Songs, and Chanteys (Anti) e The Harry Smith Project: The Anthology of American Folk Music Revisited (Shout Factory) compilate da Hal Willner, Great Jewish Music: Burt Bacharach e Great Jewish Music: Serge Gainsbourg (Tzadik) compilate da John Zorn, e la participazioni ai progetti Kaddish for Naomi Ginsberg e Nashville di Bill Frisell.
È co-fondatrice e co-direttrice della The New York Composers Orchestra e della WACO (The Washington Composers Orchestra), ensemble per quali è inoltre pianista e principale compositrice. Altri progetti in corso comprendono il duo di lunga data con la violoncellista Peggy Lee e il lavoro con il proprio Robin Holcomb Ensemble.
Ha composto colonne sonore e partiture per danza, cinema e produzioni teatrali. Il suo ciclo di canzoni We Are All Failing Them, per film e oggetti magici, è stato presentato in prima assoluta al Northwest Film Forum di Seattle nel 2013. Un ciclo precedente accompagnato da film, The Utopia Project, basato sulla storia delle comunità utopiche che abbondavano nel Nordest del Pacifico a fine 800, è stato presentato al Massachusetts Museum of Contemporary Art.
Con Wayne Horvitz ha collaborato ai cicli Smokestack Arias (sull’Everett Massacre del 1916), The Heartsong of Charging Elk (basato sul romanzo di James Welch) ed è stata solista nella sua Joe Hill: Sixteen Actions for Orchestra.
Wayne Horvitz
Nato nel 1955 a New York, ha esordito nel 1979 con la propria etichetta Theatre For Your Mother, e ha pubblicato numerosissimi lavori come solista e come parte di formazioni come The President, lo Horvitz/Morris/Previte Trio, Pigpen, Zony Mash, The New York Composers’ Orchestra, Ponga, The Four Plus One Ensemble, Sweeter Than the Day e The Gravitas Quartet.
È stato membro dei Naked City di John Zorn e ha suonato con David Moss, Elliott Sharp, Eugene Chadbourne, Curlew, Kazutoki Umezu, Philip Wilson, Peter Kuhn, Hugh Hopper e David Fulton tra gli altri, producendo anche dischi per World Saxophone Quartet, Human Feel, Marty Ehrlich, Fontella Bass, Bill Frisell, Eddie Palmieri e per sua moglie Robin Holcomb.
Come compositore, ha ricevuto commissioni da Kronos Quartet, Brooklyn Academy of Music, New World Records, The Seattle Chamber Players e Earshot Jazz. Prime di suoi lavori includono V Series for chamber orchestra e Mountain Language per quartetto d’archi (Vienna 2001 e 2002), Joe Hill, for chamber orchestra and voice (Seattle 2004), Whispers, Hymns and a Murmur per quartetto d’archi e solista (Seattle 2004), e Those Who Remain (2015) per orchestra, eseguita dalla Seattle Symphony diretta da Ludovic Morlot.
Nel 2014 si è esibito ad AngelicA con un progetto in omaggio al suo mentore Butch Morris, per il quale ha diretto in sue composizioni una European Orchestra composta appositamente da musicisti provenienti da cinque nazioni europee.
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