martedì 20, mercoledì 21, venerdì 23, sabato 24, martedì 27, giovedì 29, venerdì 30 marzo 2012
dalle ore 17.30 alle ore 20.30
La Monte Young Marian Zazeela
DREAM HOUSE
installazione di luce e suono (PRIMA ITALIANA)
Una installazione temporale misurata attraverso la collocazione di frequenze continue sonore e luminose.
La Monte Young & Marian Zazeela
La Dream House rende il suono ciò che realmente è, spazio udibile…
Charles Curtis
… Abbracciare la Dream House significa entrare in trance e perdersi nel tempo…
Nick Stillman
La Dream House è descritta da La Monte Young e Marian Zazeela come “una installazione temporale misurata attraverso la collocazione di frequenze continue sonore e luminose.”
Il primo modello di Dream House fu sperimentato al numero 275 di Church Street nel loft dove vivevano, mantenendolo continuativamente dal settembre 1966 al gennaio ’70, ma la prima versione aperta al pubblico fu presentata dalla galleria Heiner Friedrich di Monaco nel 1969. Successivamente, una grande installazione per un edificio a sei piani, che ospitò anche quattro cicli di concerti di Pandit Pran Nath, venne tenuta aperta al numero 6 di Harrison Street dalla Dia Art Foundation per sei anni (79-85).
Quella attuale, visitabile tre giorni a settimana dalle 14 a mezzanotte tutto l’anno tranne i mesi estivi, è aperta dall’autunno 1993, ed è entrata nella sua 19ma stagione, come una delle installazioni audiovisive più estese della storia.
Nell’installazione di New York, Marian Zazeela presenta due opere luminose ambientali: Imagic Light e Magenta Day, Magenta Night, e due scultoree: la scritta al neon Dream House Variation I, e la scultura luminosa a muro Ruine Window 1992 dalla serie Still Light.
Il suono della Dream House è un ambiente di onde sonore composite e periodiche formato da onde sinusoidali generate da un sintetizzatore Rayna appositamente progettato.
Young ha dichiarato: “Questo è il mio ambiente sonoro più radicale; il sintetizzatore Rayna mi ha reso possibile realizzare intervalli derivati da numeri primi così elevati che, non solo è improbabile che qualcuno abbia lavorato prima d’ora con questi intervalli, ma è anche altamente improbabile che qualcuno li abbia uditi finora, o persino immaginato l’effetto che creano”.
Versioni site-specific della Dream House sono poi state presentate in Europa alla Donguy Gallery, al Centre Pompidou di Parigi, alla Biennale di Lione e al Kunst im Regenbogenstadl di Polling in Bavaria; questa per AngelicA e il Teatro San Leonardo è la prima installazione italiana.
La Dream House rende il suono ciò che realmente è, spazio udibile… Che il suono possa stare in un tipo di complementarietà tra tutte le sue parti senza sacrificare il significato nemmeno della sua parte più minuscola, è la rivelazione della Dream House.
Charles Curtis
La Dream House può ispirare una sincera autoriflessione – su come le persone si muovono fisicamente, su quanto poco tempo abbiamo per l’immobilità, su come siamo stati educati a cercare e ricompensare il movimento e l’azione. Abbracciare la Dream House significa entrare in trance e perdersi nel tempo. E con nessuna data di chiusura permanente prevista per l’installazione di Young e Zazeela, questo può essere il sogno che non finisce mai.
Nick Stillman (The Brooklyn Rail, giugno 2003)
Berliner Festspiele | MaerzMusik – Festival für aktuelle Musik
in collaborazione con DAAD Artists-in-Berlin program
e con ZKM | Zentrum für Kunst und Medientechnologie Karlsruhe,
Kunst im Regenbogenstadl Polling,
AngelicA | Festival Internazionale di Musica | Bologna, Fondazione Mudima | Milano;
con il sostegno di Kulturstiftung des Bundes
Ingresso gratuito
Centro di Ricerca Musicale
Teatro San Leonardo
via San Vitale 63 Bologna
AngelicA t 051.240310
info@aaa-angelica.com
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