venerdì 16 maggio 2014 – ore 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA
> Pierre-Yves Macé + Denis Chouillet SONG RECYCLE (Francia) æ Ø
Pierre-Yves Macé (Francia, 1980)
Chorale (2013); per nastro prima italiana
Glissement de terrain (2008, arr. 2014); per pianoforte prima italiana
Miniatures / Song Recycle (2010); per pianoforte, nastro prima italiana
Denis Chouillet pianoforte; Pierre-Yves Macé realizzazione sonora
musiche di Pierre-Yves Macé
æ in collaborazione con il Festival d’Automne di Parigi
Ø un certain regard… un progetto di AngelicA; nell’ambito del Festival “Suona francese 2014”, organizzato e promosso dall’Ambasciata di Francia in Italia e dall’Institut français Italia, con il sostegno dell’Institut français, della Fondazione Nuovi Mecenati, della Sacem, del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca – AltaFormazione Artistica, Musicale e Coreutica e del Ministero della Cultura francese e del Mibact italiano e con Edison in qualità di main partner
Biglietti 7 € (biglietto unico per i due concerti della serata)
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
“Questo concerto mette insieme tre opere di Pierre-Yves Macé: Chorale, Miniatures / Song Recycle, e Glissement de terrain, eseguite dal pianista Denis Chouillet. I primi due brani si basano sullo stesso tipo di materiale: suoni tratti da video di You Tube, nei quali persone anonime cantano a cappella una canzone che amano (un successo di Britney Spears, una canzone tradizionale, un lied di Schubert, eccetera). Questi brani, ben lungi dal creare uno shock culturale postmoderno (musica “pop” contro musica “seria”) e dal creare di conseguenza un effetto ironico, appartengono a un più ampio progetto basato sulla nozione di standard o dinormalità musicale. L’idea di fondo è quella di usare come materiale compositivo ciò che potrebbe sembrare un mero fenomeno sociale (l’esibizione di sé in una performance amatoriale); di sfruttare l’ovvia standardizzazione del repertorio che viene cantato e gli errori, le interruzioni o le note sbagliate che rendono tali performance uniche. Il terzo brano è un arrangiamento per piano solo di un pezzo precedentemente concepito per ensemble. Quindi, il concerto inizia con materiale elettroacustico, supportato dalla presenza scenica degli altoparlanti, e poi introduce il piano, che conclude la serata con un pezzo solista.”
Chorale (2013), per nastro a 5 tracce
In Chorale, così come in Song Recycle, i campioni vocali sono isolati dal loro contesto originale e trattati come materiale musicale autentico. Pesantemente rimaneggiati attraverso processi che ne alterano la sostanza melodica (riproduzione al contrario, micro-montaggio, time stretching, ecc.) questi campioni non perdono comunque le qualità vocali che li contraddistinguono. È possibile riconoscere una persona che canta, anche senza riuscire a identificare chiaramente cosa sta cantando. Ogni distorsione che si viene a creare negli mp3 dei documenti originali non viene eliminata, ma enfatizzata e inclusa nella composizione. Nell’introduzione, Choralepresenta questo materiale vocale come un “coro di altoparlanti”. Le cinque tracce del nastro corrispondono ai cinque altoparlanti che sono posti sul palco e illuminati come se fossero cantanti in carne e ossa. Ogni traccia contiene materiale vocale proveniente da diverse fonti: il risultato è qualcosa che sembra un coro artificiale composto da distinte individualità.
Miniatures / Song Recycle (2010 – …) per piano e nastro a 5 tracce
Song Recycle è una collezione “in progress” di canzoni riciclate per piano e altoparlanti iniziata nel 2010, e che usa lo stesso tipo di materiale vocale e tecniche di elaborazione del suono simili a quelle utilizzate in Chorale. Qui però le voci non sono unite in un coro, ma presentate individualmente, e il loro succedersi forma una raccolta di canzoni che mette in evidenza quanto queste voci siano diverse tra loro – si può chiaramente distinguere, per esempio, un bambino coreano di tre anni o un ministro religioso americano in pensione. Sul palco, le voci escono da un unico altoparlante e sono accompagnate da una parte al pianoforte che ne sottolinea l’andamento melodico, e al tempo stesso fornisce una cornice armonica. Per mezzo di questo stratagemma, questo “ri-ciclare” fa un chiaro riferimento al genere del “lied”, sebbene qui ci sia un altoparlante a svolgere il ruolo solitamente assegnato a un cantante. Per questa versione, le canzoni sono intrecciate a delleMiniature di “musica concreta”, che devono venir considerate come degli interludi, ma anche come delle estensioni del materiale della canzone.
Glissement De Terrain (2008)
In origine questo semplicissimo brano, caratterizzato da un orientamento melodico, costituiva la parte finale di un progetto più ampio, non ancora completato, arrangiato per arpa, piano, vibrafono, violoncello e contrabbasso. Fa parte del cd Segments et Apostille pubblicato dall’etichetta Tzadik nel settembre del 2013. Come pezzo a sé stante, Glissement de Terrain può essere arrangiato per qualsiasi tipo di ensemble, ed è qui è presentato nella versione per piano solo.
Denis Chouillet è pianista e compositore, e lavora in campi che vanno dal cabaret all’Opera, dal jazz alla musica contemporanea e sperimentale. Come compositore ha scritto canzoni, melodrammi, un’opera da camera e musiche per danza, teatro e radiodrammi. Ha formato un duo con la cantante Elise Caron (Victoire du jazz 2010), e collabora frequentemente con l’Yeuse Company e la produttrice radiofonica Marguerite Gateau. Ha ricevuto il premio “Nouveau talent Musique” dalla SACD nel 2006 per la sua opera Bataille navale. Come interprete ha eseguito brani e prime di compositori come Luc Ferrari, Simeon Ten Holt, David Lang, Tom Johnson, Gérard Pesson, Frédéric Lagnau, Vincent Bouchot. E’ membro del Dedalus ensemble, specializzato in musica sperimentale.
La musica di Pierre-Yves Macé si situa all’incrocio tra composizione elettroacustica, classica contemporanea e sound art. Il suo cd d’esordio, Faux-Jumeaux, è stato pubblicato dalla Tzadik di John Zorn nel 2002, ed è stato seguito da cd su Sub Rosa, Orkhêstra, Brocoli, e di nuovo Tzadik (Segments Et Apostilles) nel 2013. E’ stato artist in residence al CalArts (Los Angeles), CNMAT (Berkeley), e GRM (Parigi). Ha suonato al Festival d’Automne (Parigi), festival Octobre en Normandie, MIMI, Villette Sonique, Akousma (CA), Transnumériques. Ha collaborato con Morton Subotnick (per le riprese nel 2011 degli spettacoli Parades & Changes di Anne Collod e Anna Halprin), con gli On (Sylvain Chauveau & Steven Hess) per il loro cd Second Souffle (2007), con gli scrittori Mathieu Larnaudie, Philippe Vasset, Christophe Fiat, Joris Lacoste, e con il coreografo Fabrice Ramalingom. Come musicologo ha pubblicato il libro “Musique et document sonore” (Les presses du réel) sui rapporti tra documentazione fonografica e composizione musicale.
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