sabato 20 maggio 2017 – 21.30 – Centro di Ricerca Musicale / Teatro San Leonardo – BOLOGNA () [ ] ///
> Bob Ostertag & The Alternative Facts (Australia, Libano, Inghilterra, Stati Uniti) prima assoluta
Julia Reidy chitarra elettrica; Mazen Kerbaj tromba preparata;
Phil Minton voce; Bob Ostertag elettronica
musiche di Julia Reidy, Mazen Kerbaj, Phil Minton, Bob Ostertag
a cura di Bob Ostertag
() con la collaborazione del Goethe-Institut Mailand
[ ] con il patrocinio del British Council
/// con il patrocinio dell’Ambasciata d’Australia a Roma
Biglietti
10 €
ridotto 7 €
per studenti dell’Università di Bologna e del Conservatorio di Musica “G. B. Martini” di Bologna
ai possessori della Card Musei Metropolitani verrà applicato uno sconto di 2 € sul biglietto intero
La Biglietteria apre 30 minuti prima dell’orario del concerto
Prevendite
ZAMBONI 53
via Zamboni 53/C, Bologna
t 051 1998 0427
www.zamboni53store.com
www.boxerticket.it
Sebbene Bob Ostertag sia stato una figura importante nel panorama della musica contemporanea sin dagli anni Settanta, ha suonato in pochissimi ensemble: Say No More (Phil Minton, Mark Dresser, Gerry Hemingway); PantyChrist (Justin Vivian Bond, Otomo Yoshihide) e A Book of Hours (Shelley Hirsch, Theo Bleckmann, Phil Minton e Roscoe Mitchell).
In vista del suo imminente trasferimento da San Francisco a Berlino, Ostertag ha intenzione di cambiare questa realtà, e di avviare più collaborazioni con musicisti in Europa. Alternative Facts è il primo passo in questa direzione. La prima performance in assoluto di questo gruppo avverrà ad AngelicA.
Julia Reidy è una chitarrista e compositrice originaria di Sydney. Nata nel 1993, si è stabilita negli ultimi anni a Berlino, dove è diventata una presenza costante nella scena musicale cittadina. La sua incisione più recente, Dawning On, mette in luce le sue ricerche sulla dimensione del solo chitarristico. Ha collaborato con molti improvvisatori di fama, tra cui Jon Rose, Richard Scott, Emilio Gordoa, Hilary Jeffery, Adam Pultz Melbye e Clayton Thomas. Fa inoltre parte della Splitter Orchester, collettivo Berlinese che riunisce musicisti di stanza a Berlino provenienti dagli ambiti della musica contemporanea e dell’improvvisazione (Robin Hayward, Axel Dörner, Anthea Caddy, Werner Dafeldecker ecc), e ha preso parte con essi nel 2015 all’incisione del progetto Creative Construction Set di George Lewis.
Mazen Kerbaj è un artista visivo, disegnatore di fumetti e musicista nato a Beirut nel 1975. Ha firmato più di quindici libri, e i suoi lavori sono stati pubblicati in antologie, quotidiani e riviste, e tradotti in più di dieci lingue diverse. I suoi quadri, disegni, video e installazioni sono stati esposti in tutto il mondo. Kerbaj è inoltre uno dei fondatori della scena della free improvisation libanese, sia come trombettista che come organizzatore. Nel 2005 ha creato Al Maslakh, la prima etichetta discografica per questo tipo di musica del paese (www.almaslakh.org), e nel 2009 la sublabel Johnny Kafta’s Kids Menu (www.johnnykafta.com), con le quali ha pubblicato lavori tra gli altri di Peter Brötzmann, Tom Chant, Mike Cooper, Michael Vorveld, Gene Coleman e Michel Waisvisz, e proprie incisioni in solo o in compagnia di Christine Sehnaoui, Franz Hautzinger, Axel Dörner e Ingar Zach. E’ residente attualmente a Berlino.
Phil Minton
Cantante e improvvisatore in grado di passare dalla forma-canzone alle tecniche vocali estese della musica improvvisata, nonché trombettista, Phil Minton ha formato il suo primo gruppo nel ‘69 durante una permanenza in Svezia. Tornato a Londra nel ‘71, ha fatto parte dei Solid Gold Cadillac di Mike Westbrook, con il quale continuerà a collaborare assiduamente fino al ‘90, prendendo parte a molte delle sue produzioni più celebri come Mama Chicago, Bright as Fire, The Cortége e Off Abbey Road. Nel 1974 ha iniziato a lavorare con i gruppi di teatro sperimentale Welfare State (di cui faceva parte anche Lol Coxhill) e IOU, nel ‘75 ha formato il quartetto di sperimentazione vocale Voice con Maggie Nicols, Julie Tippetts e Brian Eley, e dal ‘76 lungo gli anni 80 si è esibito in solo, in duetti d’improvvisazione con Fred Frith, Roger Turner e Peter Brotzmann, e con il progetto Vario di Günter Christmann, attraversando Europa, Russia, Stati Uniti e Australia in tour. Tra le numerose altre sue collaborazioni degli anni 80, di particolare importanza quelle con Konrad Boehmer per l’opera Apocalipsis Cum Figuris, e con Lindsay Cooper e Sally Potter per Oh Moscow. Il lungo sodalizio con Veryan Weston, incontrato nel 1987, ha fruttato esperienze come Songs from a prison diary, per coro di 22 voci, vincitore del Cornelius Cardew Composition Prize nel ‘91; Mahkno per otto voci, commissionato dal Taktlos Festival di Zurigo; e “…..Past” per duo, commissionato da AngelicA nel ‘94. Negli anni 90 ha inoltre formato i quartetti river run (con Weston, John Butcher e Roger Turner), e i Roof con Tom Cora, Luc Ex e Michael Vatcher, diventati poi 4Walls con Weston al posto di Cora, dopo la prematura scomparsa di quest’ultimo. Dal ‘93 ha preso parte al progetto Say No More di Bob Ostertag, partecipando ai tour di Say No More in Person e di Verbatim – Flesh and Blood.
Un altro suo importante progetto corale, Feral Choir, comprendente una serie di workshop con composizioni scritte appositamente per i partecipanti, è stato inaugurato nel ‘94 a Stoccolma e Berlino, e da allora ripreso in oltre venti nazioni, tra cui l’Italia per AngelicA nel 2004. Le sue incisioni più recenti sono in compagnia di Okkyung Lee, Audrey Chen, Simon H. Fell e Mats Gustafsson.
Bob Ostertag
Compositore, performer, inventore di strumenti, attivista, giornalista e istruttore di kayak, la carriera di Bob Ostertag non può essere riassunta facilmente. Dalla seconda metà dei Settanta, Ostertag è stato un pioniere dell’uso di campionamenti (inizialmente solo con registratori a bobine) e dell’elettronica con strumenti appositamente modificati, nel contesto della musica improvvisata, in compagnia di performer come Ned Rothenberg, Jim Katzin, Fred Frith, Charles K. Noyes e Anthony Braxton.
Nel 1982 tuttavia, il suo sempre maggiore attivismo politico lo portò ad trasferirsi in El Salvador e ad abbandonare la musica per quasi sette anni, tenendo conferenze e scrivendo saggi e articoli sulle crisi politiche in America Centrale per periodici di tutto il mondo, dal Nicaragua al Giappone.
Tornato alla musica nel 1989 per un tour con i Keep the Dog di Fred Frith (visti anche alla prima edizione di AngelicA nel 1991), Ostertag ha pubblicato nel ’93 un’acclamata collaborazione con il Kronos Quartet, All the Rage (che usava registrazioni di una marcia di protesta della comunità gay di San Francisco contro il governatore Californiano Pete Wilson), e formato il quartetto “virtuale” Say No More con Phil Minton, Mark Dresser e Gerry Hemigway. La musica del primo cd Say No More era stata in realtà assemblata da Ostertag al computer con un Digidesign Protools, a partire da campionamenti di improvvisazioni in solo dei musicisti; successivamente ha chiesto agli stessi di studiare la musica composta “virtualmente” e di cercare di riprodurla dal vivo (come visto anche ad AngelicA 94). Il progetto ha avuto poi un’ulteriore rielaborazione campionata con Verbatim (1996) e nuovamente dal vivo con Verbatim Flesh & Blood (2000).
Nel ‘97 ha creato assieme a Otomo Yoshihide i trii House of Discipline (con Mike Patton) e House of Splendor (aka PantyChrist, con la performer transgender Justin Bond). Tra i suoi numerosi altri progetti, l’opera teatrale multimediale Between Science and Garbage con Pierre Hébert, poi documentata su dvd Tzadik. Nel 2006 ha reso disponibili tutti i suoi cd in download gratuito secondo la licenza Creative Commons.
Negli ultimi anni ha pubblicato una trilogia dedicata ai sintetizzatori vintage Buchla, Aaalto e Serge, formato l’ensemble Book of Hours (con Minton, Roscoe Mitchell, Shelley Hirsch e Theo Bleckmann) e collaborato con un artista dell’etichetta techno underground Sandwell District, Rrose. E’ inoltre (si dice!) un membro-ombra del collettivo di media-attivisti The Yes Men.
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