domenica 15 maggio 2016 – ore 21 – Teatro Comunale Luciano Pavarotti – MODENA ° §
> Fred Frith & The International Occasional Ensemble (Inghilterra, Irlanda, Svizzera, Italia)
Remix: 34 friendly gestures for AngelicA and l’Altro Suono prima assoluta
Fred Frith (Inghilterra, 1949)
saranno eseguiti, ricreati e ri-contestualizzati movimenti ed estratti dai
seguenti lavori:
Seven Circles (1995); per pianoforte
commissionato da Time Festival, Gent – per Daan Vandewalle prima italiana
Doppelganger (1996); per oboe
da Shortened Suite – commissionato da CaDance, Den Haag
– per la coreografia di Paul Selwyn Norton prima italiana
Friendly Gestures (2004); per qualsiasi numero di musicisti
commissionato da E.A.R. Unit, Los Angeles prima italiana
Water Stories (2007); per violino, violoncello, clarinetto, pianoforte, percussioni
commissionato da Hebrides Ensemble, Glasgow prima italiana
Small Time (2009); per quartetto di percussioni
commissionato da SoPercussion, New York prima italiana
Rocket Science (2014); per viola, clarinetto, chitarra elettrica, percussioni, tastiere
commissionato da Paul Dresher Ensemble / Electro-Acoustic Band, San Francisco
prima italiana
What Happens (2015); per quartetto di percussioni e pianoforte preparato
commissionato da Percussion Art Ensemble Bern e Karin Jampen, Bern prima italiana
Woulda Coulda Shoulda (2016); per viola
commissionato da AngelicA – per Garth Knox prima assoluta
The International Occasional Ensemble:
Gerður Gunnarsdóttir violino; Garth Knox viola; Claudio Puntin clarinetto,
clarinetto basso; Karin Jampen pianoforte, pianoforte preparato, tastiere;
Fred Frith chitarra elettrica; Daniela Cattivelli elettronica;
Percussion Art Ensemble Bern:
Daniel Scheidegger percussioni; Ferdinand Heiniger percussioni;
Oliver Schär percussioni; Peter Fleischlin percussioni
musiche di Fred Frith
a cura di Fred Frith
progetto commissionato da AngelicA
° una coproduzione di AngelicA, Fondazione Teatro Comunale di Modena – Festival l’Altro Suono, con il sostegno di Regione Emilia Romagna – Assessorato alla Cultura,
Comune di Bologna
§ con il sostegno di Pro Helvetia, Fondazione svizzera per la cultura
Biglietti da 6 a 15 €
Teatro Comunale Luciano Pavarotti – t 059.2033010 – info@teatrocomunalemodena.it
prevendita online: www.teatrocomunalemodena.it – biglietteria@teatrocomunalemodena.it
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Un intero concerto dedicato alla musica del Fred Frith compositore, con esecuzioni, ricreazioni e ricontestualizzazioni di alcuni momenti tratti da lavori come Seven Circles, Friendly Gestures o i più recenti Rocket Science o What Happens, nonché una nuova composizione per la viola di Garth Knox, commissionata per l’occasione.
Remix: 34 friendly gestures for AngelicA and l’Altro Suono
“È piuttosto raro che un concerto “classico” venga dedicato al lavoro di un singolo compositore vivente, e sono onorato di trovarmi in quella posizione. Questo mi offre soprattutto l’opportunità di fare qualcosa che amo: presentare composizioni nel modo in cui un gruppo rock mette insieme una “scaletta”. Ho imparato a comporre come membro di un eccentrico gruppo rock chiamato Henry Cow, lavorando in studi di registrazione, rielaborando costantemente e riarrangiando la nostra musica in modo diverso per ogni concerto che abbiamo tenuto nell’arco di dieci anni.
Una simile esperienza mi ha portato a non dare troppa importanza al lavoro finito: in realtà l’enfasi classica sul concetto di “Opera” mi mette spesso a disagio. L’intero rituale – preparare il palco, eseguire l’Opera, ringraziare per gli applausi, andarsene, e preparare nuovamente il palco per la prossima Opera – sembra interferire, o addirittura interrompere, il processo tramite il quale ci si perde (o ci si ritrova) nella musica.
Quando fai un disco, una parte del processo di composizione consiste nell’assemblare diversi elementi fino a ottenere un insieme coerente. A volte il tuo capolavoro iconico risulta suonare meglio se togli qualcosa e lo inserisci in modo piuttosto diverso da ciò che avevi immaginato quando lo hai scritto. Così il processo compositivo è costantemente esteso in base al contesto in cui la musica verrà ascoltata. Molte grazie ai miei coraggiosi colleghi per non aver battuto ciglio quando ho proposto loro questo scenario decisamente poco ortodosso!”
Fred Frith
Piatti, tamburi, timpani e bacchette, metalli che suonano fragorosamente, strumenti di culture diverse… la ricchezza degli strumenti a percussione è affascinante e crea tanti paesaggi sonori. Specialmente quando si traduce in un veloce avvicendarsi dei gesti e degli strumenti che diventa un fantastico evento visivo.
Il Percussion Art Ensemble di Berna è dal 1994 uno dei migliori ensemble di percussioni contemporanei, a stretto contatto con mondi come quelli di John Cage, John Zorn, Per Nørgård, Fritz Hauser…
Il fondatore Daniel Scheidegger e gli altri membri Ferdinand Heiniger, Oliver Schär e Peter Fleischlin sono costantemente impegnati nella realizzazione di progetti innovativi di altissima qualità. La gestione di Scheidegger predilige la collaborazione con altre arti, in un disegno complessivo interdisciplinare, nonché la sperimentazione di nuove forme di presentazione della musica e di progettualità educative. Nel 2012 Daniel Scheidegger e l’Ensemble sono stati insigniti del per l’educazione musicale innovativa del Cantone di Berna. www.pae-bern.ch
Karin Jampen è una musicista, performer, mediatrice musicale e iniziatrice di molti progetti multidisciplinari. Nata a Thun nel 1971, ha studiato pianoforte (e danza) a Berna, Londra e con Bruno Canino alla Hochschule for Musik + Theater di Berna, diplomandosi con il massimo dei voti.
Si muove in un contesto molto vasto, dalla classica alla contemporanea e sperimentale, collaborando con compositori e interfacciandosi con differenti ambiti artistici, dalle arti visive alla danza, la letteratura, la performance, il film, in una perenne ricerca di collaborazioni creative.
Dal 2002 crea, con passione, progetti multidisciplinari. Dal 1999 si dedica con grande dedizione alla mediazione musicale per bambini e ragazzi. Ha co-diretto il Tastentheater Schweiz e fondato il Duo Trans_Form (spazio-suono-azione) con l’artista Judith Albisser. Karin Jampen è stata insignita con la residenza per artisti a New York (2007 del Cantone di Berna) e a Genova (2015 della città di Berna & SKK), nel 2009 con il premio per l’educazione musicale innovativa per il Tastentheater Schweiz e nel 2012 per il projetto “MBL” competizione “tête-à tête” del Cantone di Berna. Ha lavorato alla Hochschule degli Arti di Berna e insegna al conservatorio di Berna. (www.schichten.ch / www.linesandclusters.ch)
Garth Knox è uno dei più ricercati musicisti della sua generazione. Dopo avere studiato al Royal College of Music, ha suonato con i più importanti gruppi di Londra, affrontando repertori che spaziano dal barocco alla contemporanea.
Nel 1983 è stato invitato da Pierre Boulez a unirsi all’Ensemble InterContemporain di Parigi, opportunità che gli ha consentito di suonare moltissima musica come solista e da camera, nonché di girare il mondo e apparire in festival internazionali.
Nel 1990 è entrato a far parte del Quartetto Arditti, suonando nei contesti più prestigiosi e lavorando a stretto contatto con compositori come Ligeti, Kurtag, Berio, Xenakis, Lachenmann, Cage, Feldman e Stockhausen (per il famoso Helicopter Quartet). Vive attualmente a Parigi.
Daniela Cattivelli: musicista e compositrice elettroacustica diplomata in composizione al Conservatorio di Firenze nel corso di Musica e Nuove Tecnologie. Si forma attraverso esperienze musicali eterogenee: dalla musica industriale a quella colta contemporanea, da quell’improvvisata alla musica di scena.
La sua attività si muove principalmente attorno a progetti sonori o liveset in cui impiega dispositivi analogici e digitali per costruire una dimensione sonora fatta di gesti sonori impuri, spesso in relazione con pratiche extramusicali.
Oltre a progetti in solo ha avviato nel corso degli anni una serie di formazioni con altri artisti e/o musicisti: : Mylicon/en’ assieme al video artista Lino Greco, CANE con l’attrice Federica Santoro; Sigourney’ Weaver con il performer e danzatore Biagio Caravano e il duo con la cantante berlinese Margareth Kammerer. Ciascuna di queste formazioni è un pretesto per rintracciare nuove procedure compositive del suono a partire dalla grammatica, dalle architetture proprie di altri linguaggi (scrittura, immagini, corpo, scena). Daniela Cattivelli ha inoltre collaborato e suonato sotto la direzione di noti musicisti della scena sperimentale internazionale: Fred Frith, Butch Morris, Jon Rose, John Oswald, Zeena Parkins, Charles Hayward, Salvatore Sciarrino.
Di recente ha avviato una stretta collaborazione con TEMPO REALE, il centro di ricerca e produzione musicale fondato a Firenze da Luciano Berio. Con l’ensemble di Tempo Reale ha realizzato il Treatise, straordinaria partitura del compositore inglese Cornelius Cardew, costituita da 193 pagine di segni grafici da ridecifrare in suono.
Gerdur Gunnarsdottir (violino e voce) è dal 2010 una componente del Konzerthausorchester Berlin. Dal 1992 al 2008 ha suonato come terzo primo violino della Cologne Philharmonic Orchestra, ma ha affiancato a questa attività quella di musicista free ed è stata tra le fondatrici della formazione islandese Caput Ensemble. Nel 1991 ha vinto il primo premio del concorso violinistico Postbank-Sweelinck di Amsterdam.
È stata invitata a diversi festival del jazz (tra cui Jazzfest Berlin e JazzBaltica) con il suo Gerdur Gunnarsdottir
String Quartet e, oltre a registrazioni di colonne sonore, compare in molti dischi come Blauklang di Vince Mendoza, Ylir, East, Mondo, Clap You con il clarinettista svizzero Claudio Puntin, Root 70 with Strings di Nils Wogram e con il Susanne Paul ́s Move Quartet. Ha suonato inoltre con artisti come Carlos Bica, Julia Hülsmann, Peter Ehwald, Jürgen Friedrich, Martin Fondse, Fred Frith.
Nel 2015 ha eseguito la prima assoluta del concerto per violino Absentia, scritto per lei e il Caput Ensemble dal compositore islandese Hugi Gudmundsson, lavoro premiato come “Composizione dell’anno 2016” degli Iceland Music Awards.
Clarinettista e compositore, Claudio Puntin è un artista che decide al momento come far scaturire la musica dal nulla. Cerca in tutto lo spettro dell’ascolto umano il luogo in cui risiedono le emozioni e dove la versatilità del suono può farsi musica. Con un bagaglio molto vario, ha sviluppato un linguaggio originale dal forte approccio ritmico, in cui troviamo l’elettronica, le tecniche estese e gli strumenti autocostruiti.
Tra le sue produzioni e composizioni troviamo lavori per ensemble alternativi, orchestre, cori, elettronica, radiodrammi, film, teatro e altre forme artistiche. La sua fantasia melodica con il clarinetto e l’elettronica si può ascoltare in molte colonne sonore e le sue performance soliste sono esempi eccellenti di composizione istantanea e libertà musicale.
Il suo maestro più importante è stato Sergiu Celibidache, ma il suo lavoro elettronico lo ha messo in contatto con artisti come Skuli Sverrisson, Ricardo Villalobos, Jan Bang, Max Loderbauer, Samuel Rohrer o Sidsel Endresen.
Ha collaborato inoltre con Steve Reich, Anders Jormin, Hermeto Pascoal, Fred Frith e con ensemble quali Ensemble Modern, Musikfabrik, le orchestre filarmoniche du Amsterdam, Colonia, Monaco, Zurigo, Reykjavik e del Minnesota, oltre a molte formazioni da camera. Con i propri gruppi ha suonato in oltre 80 nazioni, incidendo dischi per ECM, Arjunamusic, Deutsche Grammophon e ricevendo premi come il “Golden Amadeus for creative music”.
Ha insegnato a Colonia e Berlino e tiene masterclass in tutto il mondo.
Sta attualmente lavorando a un progetto re;opera e a un concerto per clarinetto e orchestra, porta avanti il trio Ambiq con Max Loderbauer e Samuel Rohrer e gestisce uno spazio per la musica creativa a Berlino. www.puntin.com
Nonostante il punto di riferimento rimangano per molti gli iconici Henry Cow, che ha co-fondato nel 1968 e che si sono sciolti più di trent’anni fa, Fred Frith non si è realmente mai fermato nemmeno per un istante.
In gruppi come Art Bears, Massacre, Skeleton Crew, Keep the Dog, Tense Serenity, il Fred Frith Guitar Quartet, Eye to Ear e più recentemente Cosa Brava, ha sempre tenuto fede alle proprie radici nel rock e nella musica folk, pur esplorando influenze che spaziano dai lavori dello scrittore Eduardo Galeano alle installazioni di Cornelia Parker.
La pubblicazione del fondamentale Guitar Solos nel 1974 gli ha permesso di ritagliarsi un posto di rilievo nella scena della musica improvvisata internazionale, come acclamato solista o in compagnia di artisti come Han Bennink, Chris Cutler, Jean-Pierre Drouet, Evelyn Glennie, Ikue Mori, Louis Sclavis, Stevie Wishart, Wu Fei, Camel Zekri, John Zorn e come interprete di partiture altrui.
Ha sviluppato poi un linguaggio compositivo personale in lavori scritti tra gli altri per Arditti Quartet, Asko Ensemble, Bang on a Can All-Stars, Ensemble Modern, Concerto Köln e ROVA Sax Quartet. Fred è attivo come compositore per la danza dai primi anni ’80, lavorando con coreografi e coreografe come Bebe Miller, François Verret e specialmente la sua collaboratrice di lunga data, Amanda Miller, con la quale ha creato una interessante serie di lavori negli ultimi vent’anni.
La sua musica per il cinema (per film premiati come, tra gli altri, Rivers and Tides e Touch the Sound di Thomas Riedelsheimer, Gambling, Gods and LSD di Peter Mettler o Thirst di Deborah Kaufman e Alan Snitow) gli ha fruttato il premio alla carriera del festival “Music on Film, Film on Music” (MOFFOM) di Praga nel 2007.
L’anno seguente ha ricevuto in Italia il Premio Demetrio Stratos, precedentemente assegnato a artisti come Diamanda Galas e Meredith Monk) per la sua carriera nella musica sperimentale e nel 2010 ha ottenuto un dottorato onorario dall’università di Huddersfield nella sua regione natale, lo Yorkshire.
Frith insegna attualmente al Music Department del Mills College di Oakland, California (famoso da oltre mezzo secolo come epicentro della tradizione sperimentale americana) e alla Musik Akademie di Basilea, in Svizzera.
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